Zelensky con una nota è polemico nei confronti di alleati e partner: “Ascoltatemi, bisogna salvare vite umane subito”.
La seconda fase negli attacchi in Ucraina, ormai ufficializzata dall’esercito russo, impone a Zelensky riflessioni immediate. Si sono tradotte in un appello agli alleati, con tanto di messaggi che testimoniano le difficoltà e i ritardi nell’intervento richiesto a gran voce ai partner.
Con una nota Zelensky lancia un chiaro appello, e chiede immediatamente nuove armi parlando di “dovere morale” da parte di chi dovrebbe evitare ritardi per fornire adeguata assistenza militare al suo esercito.
“Se avessimo avuto tutte le armi di cui abbiamo bisogno – scrive -, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili a quelle usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questa guerra. Avremmo ristabilito la pace e liberato il nostro territorio dagli occupanti”. Arriva quindi un messaggio diretto. “La superiorità dell’esercito ucraino in tattica e competenza è ovvia, ma non è giusto che l’Ucraina sia costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno tenuto immagazzinato da qualche parte per anni”. Poi la chiara richiesta.
“Credo sia un dovere morale proteggere la libertà. Se hanno armi – prosegue Zelensky – ne abbiamo bisogno qui e ora”. Sui rifornimenti è quindi polemica. I rinforzi in termini di munizioni e armi sarebbero in ritardo, e nei giorni scorsi si è discusso anche di un possibile attacco da parte dell’esercito russo al convoglio che viaggia verso l’Ucraina per andare a rafforzare l’esercito in guerra per difendere i territori.
Zelensky va però per la sua strada. “Se avessimo ricevuto nella prima settimana di guerra ciò che stiamo ottenendo ora, il beneficio per l’Ucraina e per l’Europa sarebbe stato maggiore. Se otteniamo subito ciò che alcuni partner intendono consegnare all’Ucraina nelle prossime settimane, questo salverà migliaia di vite”.
Arriva quindi un appello ad intensificare l’invio di armi. “Spero che i partner ascoltino questo discorso e capiscano che ogni giorno è importante. Qualsiasi ritardo nell’aiutare l’Ucraina offre agli occupanti l’opportunità di uccidere più ucraini” ha concluso.