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Bancomat, cambia tutto. Le novità che spaventano gli italiani

Published by
Paolo Colantoni

Grandi novità dal punto di vista delle operazioni bancarie: il settore viaggia verso una rivoluzione, che potrebbe portare sorprese negative

La rivoluzione tecnologica ha colpito e modificato le abitudini di tutti gli italiani. Negli ultimi anni è cambiato il nostro modo di informarci, di comunicare, di interfacciarci con amici e parenti, si leggere, scrivere e di lavorare. La rete e la tecnologia ha cambiato tutte le nostre usanze. Ora è addirittura arrivata la più grande delle novità: riuscire ad accendere e spegnere i nostri apparecchi con la mente, sfruttando le onde cerebrali.

Anche l’economia ha fatto passi da gigante ed ha cambiato in modo netto le proprie abitudini. La circolazione del denaro è sempre meno presente, mentre si sono moltiplicati in maniera esponenziale i pagamenti on line: una delle principali conseguenze del maggior numero di transazioni on line, è stata la diminuzione dei bancomat, con tanti sportelli in meno nelle maggiori città italiane. La tendenza da parte dei più importanti circuiti bancari è di affidarsi in maniera quasi esclusiva all’ home banking, che rende meno indispensabili le filiali e gli sportelli ATM annessi. Alcune banche hanno già sposato l’idea di digitalizzarsi al 100%, come è accaduto a quelle del gruppo ING, mentre alcune sono nate addirittura senza filiali.

Sarà possibile arrivare alla dismissione fisica delle banche per aprire le porte ad un futuro totalmente digitale? Secondo gli esperti si tratta di uno scenario ancora lontano e poco realizzabile. Molto più concreta invece l’ipotesi di una serie di novità che portino a rivoluzionare ancora di più il sistema bancario: ad esempio cambiando gli importi della commissione interbancaria (che scatta quando si prelevano dei soldi agli sportelli). Attualmente risulta legato ad un massimo di 49 centesimi di “sovraprezzo”, ma quest’importo potrebbe concretamente aumentare dietro richiesta di Bancomat SpA che ha proposto l’eliminazione di questa commissione fissa in favore di una flessibile, ma che potrebbe portare ad un importo aggiuntivo fino a 1,5 euro. Entro la fine del mese l’Antitrust che ha ricevuto la richiesta della SpA si pronuncerà in tal senso.

 

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Paolo Colantoni