L’Aquila, cani e gatti avvelenati: taglia da 3mila euro per trovare i colpevoli

A Pescocostanzo si cerca il responsabile della distribuzione dei bocconi avvelenati che hanno causato la morte di cani, gatti e anche di un falco. Intanto è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Sulmona.

Una taglia per fare giustizia e trovare i colpevoli di un atto bastardo. L’associazione animalista Aidaa – Associazione italiana difesa animali ed ambiente che da anni si cimenta nel monitoraggio quotidiano degli avvelenamenti – ha messo in palio un “premio” di 3mila euro pur di risalire ai responsabili delle uccisioni di diversi cani e gatti, tutti morti per avvelenamento.

Cane Gatto
A Pescocostanzo, in provincia dell’Aquila, sono avvenuti sospetti avvelenamenti di cani e gatti. È stata messa una taglia per trovare il responsabile (Ansa Foto-Instagram)

Uno scempio avvenuto a Pescocostanzo, in provincia dell’Aquila. Nel frattempo sono state disposte le analisi sulle carcasse dei poveri animali uccisi per definire in modo preciso le sostanze utilizzate per causarne la morte. L’associazione, in attesa dei risultati, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Sulmona.

Ci sono dei sospetti sul responsabile della distribuzione dei bocconi avvelenati

Aidaa
L’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che da anni si cimenta nel monitoraggio quotidiano degli avvelenamenti, ha messo in palio un “premio” di 3mila euro pur di risalire ai responsabili delle uccisioni di diversi cani e gatti, morti per avvelenamento (Instagram)

Nei giorni scorsi gli animalisti dell‘Aidaa avevano dichiarato: “Ennesima strage di cani, gatti e anche di un falco avvelenati a Pescocostanzo in provincia dell’Aquila. Stando ai dati resi disponibili sono morti sette cani e un gatto, oltre ad un falco ritrovato morto, le cui cause sono in corso di accertamento”. I proprietari degli animali, disperati per gli avvenimenti tragici, hanno dichiarato i loro sospetti sul responsabile della distribuzione dei bocconi avvelenati. “La questione porta ogni anno alla morte di migliaia di cani e gatti”, è stato scritto. “Non usciremo da questa problematica fino a quando le situazioni non saranno denunciate”. 

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