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Juventus, Tacchinardi: “Coppa Italia obiettivo minimo. Vlahovic una Ferrari”

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Arianna Di Pasquale

Decretate le finaliste della Coppa Italia l’attenzione è quindi sul derby d’Italia che si giocherà l’11 maggio all’Olimpico; la finale di Tim Cup vede ancora una volta protagoniste Juventus ed Inter per una gara dal risultato mai scontato, Tacchinardi: “I bianconeri hanno maggiore pressione”

La Juventus ha ottenuto l’accesso alla finale di Tim Cup dopo aver avuto la meglio nel doppio confronto con la Fiorentina; la stagione bianconera per ora non è condita da trofei e c’è un quarto posto da conquistare. Per parlare dell’annata juventina è intervenuto in esclusiva a Notizie.com l’ex bianconero Alessio Tacchinardi che la Coppa Italia con la Vecchia Signora l’ha vinta nella stagione ‘94\95: “Quella contro i viola è stata una partita preparata bene da Allegri, nella sua idea e nelle sue caratteristiche: stare compatti, chiudersi in tanti e poi ripartire in contropiede; calza a pennello contro la filosofia, totalmente diversa, di Italiano che attacca con tantissimi giocatori e senza lo spazio in velocità fa fatica. Stando alle strategie ed alle identità dei tecnici, la Fiorentina non ha avuto spazi, mentre la Juve li ha avuti ed è stata fisica: vittoria meritata“.

Alessio Tacchinardi (LaPresse)

La Coppa Italia serve quasi a salvare la stagione: arrivare nei primi 4 posti per la Juve è l’obiettivo minimo ed alzare un trofeo è un traguardo. Ieri dopo la partita Andrea Agnelli era negli spogliatoi, questo dimostra anche quanto ci tiene la società alla competizione, soprattutto considerando che si giocherà contro l’Inter“, aggiunge l’ex centrocampista. Sarà una finale imprevedibile, afferma l’attuale opinionista Mediaset: “E’ una manifestazione un po’ snobbata, ma poi tutti vogliono trionfare: la Juve ha molta più pressione perché non ha ancora vinto quest’anno“.

In questa stagione gli obiettivi delle due squadre non sono gli stessi:Hanno posizioni di classifica diverse da raggiungere anche se, come sottolineava Allegri ieri nel post gara, se la Juve avesse battuto l’Inter in campionato, ci avrebbe creduto allo scudetto. Sono sempre stati molto vaghi sul tema, ma in fondo la possibilità c’era. Io ho visto la squadra fare fatica nel corso della stagione, ma c’è da dire che le tre davanti rallentano spesso quindi ci sono grossi rimpianti da parte dei bianconeri“.

Alessio Tacchinardi (LaPresse)

Sono due anni che gli juventini lottano per la Champions, senza avvicinarsi troppo alla corsa scudetto quindi in futuro ci sarà da capire che tipo di movimenti farà la società per tornare competitiva:Il tecnico ha detto che sarà in panchina per i prossimi tre anni, si vedrà poi a fine stagione cosa vorrà la società, se l’allenatore migliora i singoli ed il prodotto. E’ un tecnico che ha vinto tanto e può trovarsi con zero titoli, ma la sensazione è che si possa andare avanti con lui prendendogli giocatori funzionali“.

Uno sguardo quindi alla prossima stagione ed agli innesti:C’è da capire cosa fare e che obiettivi prefissare: in questi mesi abbiamo visto la ricerca continua ed affannosa verso l’identità della squadra. Davanti le idee sono chiare con le scelte fatte su Dybala e Vlahovic. Quest’ultimo è il giocatore da cui ripartire, deve crescere e la squadra deve fare di più per lui. Anche ieri era solo contro la difesa avversaria, lui soffre la Juve bassa e poco offensiva, il resto del gruppo deve aiutarlo. Sicuramente Chiesa gli darà una grossa mano: va alimentato maggiormente, è una Ferrari ed ha bisogno di Ferrari intorno“.

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Arianna Di Pasquale