La stretta sui condizionatori genera un’ondata di polemiche: la misura partirà con controlli e multe salatissime.
Regole ben precise, controlli, multe salatissime. La stretta sui condizionatori è ormai chiara e ufficiale. Gli italiani si dividono nei sondaggi, fra chi ritiene la decisione del governo giusta e chi invece giudica la misura una iniziativa che non sembra, almeno da sola, utile a frenare la crisi.
Dubbi quindi, in attesa di capire quale sarà l’impatto in una estate che si preannuncia rovente e poi anche nel prossimo inverno, in cui la crisi del gas prodotta dal conflitto in Ucraina può generare un altra ondata di limitazioni e provvedimenti. Un dato su tutti è chiaro.
La stretta riguarderà al momento gli uffici pubblici: in estate non si potrà scendere sotto i 25 gradi e di inverno superare i 21, tenendo conto di due gradi di tolleranza rispetto ai 27 e 19 gradi stabiliti. Niente imposizioni per cliniche e strutture ospedaliere, ma multe salatissime per chi non si allineerà e ulteriori valutazioni in corso in vista dell’inverno. Dal primo maggio a controllare il rispetto dell’emendamento saranno gli ispettori del lavoro, con multe che vanno dai 500 ai 3mila euro. Sui social però scatta la polemica.
Sono i numeri a rafforzare l’emendamento che sarà soggetto a severi controlli dal primo maggio. Il risparmio previsto è di circa 4 miliardi di metri cubi di gas, almeno fino al 31 marzo, data prevista al momento per porre fine alle nuove regole. Sui social però scatta la polemica, fra chi ritiene che la decisione sia l’ennesimo divieto imposto dal governo e chi parla di “propaganda inutile” a frenare l’impatto della crisi.
Resta molto discusso anche il tema dell’indipendenza energetica e delle rinnovabili, che genera forti ondate di polemiche. Fra appelli andati a vuoto, e dubbi sui controlli che saranno effettuati negli uffici, c’è chi si chiede se non sia il caso di intervenire alla base del problema.
Le dichiarazioni in arrivo dalla Germania, mirate a chiarire che è difficile fare a meno del gas russo, allargano il dibattito e rendono l’emendamento un palliativo per molti. Il rischio di un embargo di gas russo intanto resta altissimo, e la domanda che corre sul web è una sola. Basterà l’emendamento ad evitare una crisi? Per il Governo sarà un primo passo fondamentale, in attesa di capire quale sia l’efficacia e soprattutto come saranno effettuati i controlli, in vista di un’estate rovente e dei dubbi relativi all’inverno.