Il derby milanese di Coppa Italia ha visto il Milan piegarsi ai cugini ma i rossoneri sono primi in classifica e si preparano alla volata finale, Ugo Conti: “Servono forze giovani”
Addio Coppa Italia ma voglia di arrivare al titolo: la squadra di Pioli guida la classifica con due punti di vantaggio sull’Inter che però ha una gara da recuperare. Il celebre attore milanista Ugo Conti in esclusiva a Notizie.com ha analizzato il derby di Tim Cup e la stagione rossonera: “Il Milan ha giocato bene martedì, la differenza sostanziale l’hanno fatta i due centravanti: uno ha siglato due gol meravigliosi, è molto bravo; il nostro sembra abbia 67 anni, come me. E’ un centravanti che non riesce a fare un dribbling, a saltare l’uomo, a farsi trovare pronto; uno in campo gli spazi se li trova, lui vive di rendita per 2 gol al derby, di cui 1 su papera di Handanovic. In Coppa ha perfino parato un tiro a Tonali“.
Bocciato quindi Giroud, è quanto mai provvidenziale il recupero di Ibrahimovic? “Anche lui ha 40 anni, fa fatica: ci vogliono forze giovani che hanno voglia di spaccare. Ora si finisce il campionato sperando in un miracolo: vincere con un’Inter così è difficile, anche se il calcio è bello perché imprevedibile“.
Il Milan è tra le squadre che ha subìto più sviste arbitrali in questa stagione e, classifica alla mano, i punti lasciati per strada fanno la differenza: “E’ un dato da tenere in considerazione: contro l’Inter il gol era da convalidare e mancava ancora tanto al termine della gara quindi tutto poteva accadere. La rete di mano incassata con l’Udinese e quella annullata a Messias con lo Spezia sono costate punti importanti ma la società non è abbastanza forte da ribellarsi e quindi si subisce. Torti palesi, ma tutti fanno gli indiani“. L’arbitro della gara con lo Spezia si è anche scusato in lacrime: “E che si fa? Prima si ammazza una persona, poi si chiede scusa?“.
Uno sguardo al finale di stagione: “Per 3\4 di campionato abbiamo giocato meglio di tutti. Le prime 11 partite, senza Ibra e Giroud, abbiamo ottenuto 10 vittorie ed un pari; giocavamo con Leao e Rebic e non avevamo bisogno delle punte fisse. Ora concentriamoci sul futuro: serviranno 2-3 aiuti davanti, stile Scamacca o Raspadori che sono giovani con voglia di vincere“. Il testa a testa tra Milan ed Inter in campionato è serratissimo, basterebbe una leggera continuità per avere la meglio: “C’è da dire che tutte le squadre che ci affrontano diventano il Barcellona: con il Genoa abbiamo fatto fatica, correvano contro i dannati; a Salerno abbiamo sofferto poi l’Inter ha vinto contro di loro con la sigaretta in bocca. Anche Lautaro, dopo la discontinuità, è rinato. Ma che facciamo? Ci ammazziamo? No, andiamo avanti“.