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Bancomat e carte di credito: ecco l’ultimo giro di vite

Published by
Mauro Simoncelli

E’ in arrivo un’importante novità dall’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda i pagamenti con bancomat e carte di credito tramite Pos

Dal prossimo 30 giugno scatteranno le multe per tutti quegli esercenti che rifiuteranno i pagamenti elettronici con bancomat e carte di credito. Il Pos diventerà l’elemento principale nella lotta all’evasione fiscale.

Un pos per i pagamenti con bancomat – Ansa foto

Tutti gli incassi giornalieri effettuati con la moneta di plastica verranno a breve trasmessi direttamente all’Agenzia delle Entrate. In questo modo il tracciamento sarà praticamente in tempo reale. Se gli scontrini battuti saranno inferiori agli incassi di carte e bancomat scatteranno le verifiche. Tutti i Pos in dotazione a negozi, bar, ristoranti e di tutti gli esercizi commerciali, saranno collegati direttamente al Fisco.

Un provvedimento a prova di evasione

L’importante novità è contenuta nel Pnnr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ieri il governo ha approvato per la seconda volta, che permetterà così all’Agenzia delle Entrate di monitorare in tempo reale gli incassi e di registrare immediatamente le discrepanze tra quanto incassato a fine giornata e gli scontrini emessi e anche quanto effettivamente viene incassato in contanti. E’ importante sottolineare comunque che nelle transazioni trasmesse all’AAEEnon saranno indicati gli estremi degli utenti per non rendere visibili preferenze e tipologie di spese “perché non saranno indicati gli estremi degli utenti in un’ottica di non rendere visibili preferenze e tipologie di spese”.

Le multe previste

Per questi nuovi provvedimenti sono previsti ovviamente delle multe in caso di inadempienza. Ad esempio, alla mancata accettazione di un pagamento tramite carta di credito o bancomat, si applicherà la sanzione amministrativa di 30 euro all’esercente, più il 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. In questo modo si punta a stanare l’evasione più difficile, quella realizzata senza emettere scontrini, fatture e ricevute.

 

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Mauro Simoncelli