Lâex tennista azzurro, ora allenatore, ha commentato a notizie.com la decisione degli organizzatori del terzo torneo del Grande Slam (in ordine cronologico): âLe guerre vengono decise dai governi, cosa câentrano i tennisti? Ă unâesclusione molto discutibileâ.Â
âWimbledon ha tutto il diritto di manifestare il proprio dissenso nei confronti della Russia per lâinvasione dellâUcraina, anche di utilizzare il torneo per sfruttarne la cassa di risonanza. Ma la decisione presa è molto, ma molto discutibileâ. Corrado Barazzutti commenta in esclusiva a notizie.com lâesclusione degli atleti russi e bielorussi dal torneo inglese per motivazioni politiche.
âLe guerre vengono decise dai governi, non dai popoli e dai civili, che poi passano per essere aggressori o diventano difensori della propria nazione. Cosa câentrano i tennisti? Avrei potuto comprendere una decisione del genere, tra lâaltro, in caso di giocatori pubblicamente in favore della guerra. Qui parliamo del contrario, Medvedev per esempio si è esposto contro il proprio Paese, ha preso posizione in modo convinto. E non è che sia cosĂŹ semplice farlo in questo momentoâŚâ. Barazzutti insiste: âQualâè la loro colpa? Essere nati in Russia e quindi possedere il passaporto russo?â.
Un punto di vista sposato anche da Novak Djokovic, a inizio anno al centro di un altro dibattito legato al vaccino anti-Covid: âPenso che sia una follia escludere i tennisti russi da Wimbledon. Quando la politica finisce per interferire con lo sport, il risultato non è buono. Dicendo questo naturalmente non vuol dire che io non voglia condannare la guerra. Non la sosterrò mai, so quale trauma emotivo lasciaâ.Â
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