La Federazione internazionale di nuoto ha squalificato il campione Olimpico di Tokyo nei 100 e 200 metri dorso
La Fina ancora una volta ha colpito duramente chi ha voluto sostenere il presidente della Russia Putin e il suo intervento militare in Ucraina. Il nuotatore russo, due volte campione Olimpico a Tokyo nel 2020 nei 100 e 200 metri dorso, Evgeny Rylov, è stato sospeso dalle competizioni per nove mesi.
La Federnuoto internazionale ha sanzionato Rylov perché dichiaratamente filo putitiano sull’invasione. In particolare, nel provvedimento preso qualche giorno fa, si legge: “In seguito alla sua partecipazione e ai suoi comportamenti ad un evento allo stadio Luzhniki di Mosca il 18 marzo scorso”. Questo contro Rylov, non è il primo provvedimento che la commissione disciplinare della Fina prende, infatti altri atleti russi avevano ricevuto mesi di squalifica per delle situazioni simili.
La manifestazione incriminata
Il nuotatore russo aveva partecipato il 18 marzo scorso ad una manifestazione svoltasi allo stadio Luzhniki di Mosca dove erano presenti dal presidente russo alla portavoce del ministero degli Esteri russo, dal capo di RT Margarita Simonyan a diversi artisti russi. Oltre ad Evgeny Rylov, c’erano altri atleti come il tre volte campione olimpico di sci di fondo Alexander Bolshunov e le ginnaste ritmiche Dina e Arina Averina. Il particolare importante, che ha pesato non poco nel provvedimento di sospensione preso, è che degli atleti indossavano giacche con la lettera “Z”, diventata simbolo dell’invasione russa dell’Ucraina. Le due sorelle ginnaste, in particolare, forse resesi conto della gravità della cosa, in un secondo momento hanno tentato goffamente di cancellare le zeta dalle loro maglie per poter pubblicare le foto della manifestazioni sui loro profili social ufficiali.
Squalifica simbolica
Il provvedimento per Rylov, rimasto tra l’altro senza il contratto di sponsorizzazione di una nota azienda di abbigliamento sportivo, resta una squalifica simbolica perché, come è noto da tempo, tutti gli atleti russi e bielorussi sono stati allontanati dalle competizioni internazionali di nuoto fino a fine 2022.