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Notte da incubo a Medjugorje: la gente in strada

Published by
Paolo Colantoni

Ecco la testimonianza di un italiano: “Mai vissuti momenti come questo. Pensavamo che crollasse tutto. La gente ha avuto tanta paura”

“La nostra è una zona sismica e siamo abituati ai terremoti. Vivo qui da otto anni e fino a ieri notte la scossa più potente era stata quella del 2009 dell’Aquila, che ho sentito quando ero a Roma. Ogni inverno due o tre scosse ci sono sempre, ma mai come quella di stanotte. Mai così forte. Anche perchè l’epicentro era a meno di 50 km da noi”. Gianluca Di Marcantonio è un italiano che vive a Medjougorje da anni. Ieri sera è stato testimone della forte scossa di terremoto che ha colpito la Bosnia, provocando danni e paura.

Il sisma, di magnitudo 5.7 , si è registrato nel sud della Bosnia-Erzegovina ed è stato avvertita nell’intero Paese e negli altri stati vicini della regione balcanica. Alcune fonti hanno riferito di una magnitudo anche maggiore, superiore a 6.0. Come riferiscono i media regionali, l’epicentro del sisma è stato localizzato a una ventina di km a est di Stolac, località non lontana da Mostar, il capoluogo della Erzegovina. “Erano da poco passate le ore 23 racconta Gianluca – avevo fatto appena in tempo ad entrare in casa, e ha iniziato a ballare tutto il palazzo. Il primo pensiero è stato proteggere mia figlia. L’abbiamo presa, ci siamo protetti, cercando di ricordare quello che ci insegnarono a scuola, ovvero di proteggersi sotto i tavoli. Appena finite le scosse siamo usciti di casa e siamo andati dai miei suoceri, che abitano al piano terra. Anche perchè avevamo paura delle scosse di assestamento. Una l’abbiamo sentita intorno alle 4.30 e una intorno alle 6, ma ringraziando Dio niente a che vedere con la prima. Paura? Tanta. Abbiamo dormito pochissimo, ma fortunatamente le cose sono andate bene”.

Gianluca ricorda ogni piccolo particolare della notte trascorsa. “Abbiamo fatto una quindicina di chilometri per raggiungere la casa dei miei suoceri e credimi, sembrava Natale: tutte le luci delle case accese, gente per strada, macchine della polizia e ambulanze che circolavano. Purtroppo abbiamo saputo che una ragazza a Stolac è morta. Fortunatamente da noi non ci sono stati danni, ma solo tanta, tanta, paura”. Gianluca vive a Medjugorie da diciotto anni.Almeno una volta l’anno arrivano delle scosse, ma mai come ieri. Per la prima volta ho avuto davvero paura di non riuscire ad uscire di casa. Durante il terremoto e mentre tremava tutto il palazzo, ci siamo protetti sotto lo stipite di una porta. Appena abbiamo avuto la sensazione che le scosse si fossero fermate, abbiamo preso un paio di cose per la bambina e siamo subito usciti. La piccola ha due anni e per lei è stato il primo terremoto. Abbiamo cercato di rassicurarla e devo dire che  stata bravissima mia moglie”. Gianluca è tornato a casa questa mattina. “Ci sono diverse crepe sui muri. Fortunatamente niente di rotto, ma credimi, poteva andare davvero peggio”. 

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Paolo Colantoni