Scholz+frena+su+invio+armi+a+Kiev%3A+chiara+posizione+su+embargo+gas+russo
notiziecom
/2022/04/23/ucraina-scholz-armi-embargo-gas-russo/amp/
Esteri

Scholz frena su invio armi a Kiev: chiara posizione su embargo gas russo

Published by
Cristiano

Ucraina, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito il suo “no” per l’invio di armi pesanti a Kiev. Molto chiaro, invece, sull’embargo del gas russo

Olaf Scolz (Ansa Foto)

Nelle ultime ore si è effettuato un meeting virtuale che ha visto protagonisti i vertici alti dell’Unione Europea ed anche quelli della Nato. Ovviamente l’argomento di discussione, come lo è ormai da quasi due mesi, è il conflitto in Ucraina. Si è discusso sull’invio di armi a Kiev ed anche dell’embargo al gas russo. A far discutere è la lista che è stata presentata dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, Si è discusso appunto di questa lista di armamenti che è stata condivisa sia da Kiev che con l’industria tedesca. In poche parole l’Ucraina potrà scegliere da questa lista e Berlino finanzierà appunto la spesa.

Figurano armi anticarro e antiaereo, munizioni e quello che serve in un conflitto. Anche se non è chiaro se si tratta di una apertura di Berlino verso l’export diretto di armi pesanti verso Kiev. Per quanto riguarda i carri armati e le armi pesanti il paese di Zelensky riceverà modelli ex sovietici. Anche se da Kiev, tramite il loro ambasciatore, ha fatto sapere di non essere per nulla soddisfatta delle parole rilasciate dal cancelliere. La loro richiesta è chiara: vogliono armi pesanti dalla Germania. Una richiesta che è stata respinta dagli stessi vertici alti tedeschi.

Ucraina, Scholz chiaro su questione embargo gas russo

Olaf Scolz (Ansa Foto)

Poi si è arrivata alla discussione che, probabilmente, in molti attendevano. Ovvero quella dell’embargo dell’energia russa. In merito a questa vicenda lo stesso Scholz ci ha tenuto a ribadire che non rientra nei piani della Germania. Il motivo è molto semplice: si potrebbe prevedere un danno economico, non indifferente, al paese nel caso di uno stop al gas proveniente dalla Russia.

Anche se si sta cercando, in qualche modo, di non mandare molti soldi ai russi. Si è discusso anche del modello italiano, quello proposto dal premier Mario Draghi: sanzioni alternative tramite un tetto al prezzo del gas. Per il momento la fumata è nera, ma si cerca di trovare quanto prima un accordo

Published by
Cristiano