Verstappen, che bordata a Hamilton: “Comprare il Chelsea? Al posto suo…”

Il pilota della RedBull non l’ha mandata a dire al rivale della Mercedes dopo le voci di un possibile interessamento dell’inglese per l’acquisto del club di Londra.

Il Chelsea è in vendita. Tra i possibili investitori della cordata che vuole rilevare il club c’è anche Lewis Hamilton. La conferma è arrivata ieri dal diretto interessato. Dopo che le ultime trattative non sono andate a buon fine per la cessione della società, ci sarebbe un altro gruppo, capeggiato da Martin Broughton (vicepresidente dell’International Airlines Group), interessata a rilevare il club di Londra. Oltre al pilota della Formula 1, anche Serena Williams ha mostrato interesse per l’affare.

Hamilton e Verstappen
La frecciatina di Verstappen nei confronti del rivale Hamilton (Instagram)

Durante la conferenza stampa di venerdì, Hamilton aveva dichiarato: “Il Chelsea è uno dei club più importanti al mondo. Ho sentito di questa occasione e ho detto ‘Wow, è una grande opportunità’ e sto cercando di coglierla. Mia sorella mi dava dei pugni al braccio e mi diceva ‘devi tifare per l’Arsenal‘ e io per 5-6 anni sono stato tifoso dei Gunners, ma mio zio Terry era tifoso dei Blues e ho visto tante partite con lui“.

Hamilton tra gli acquirenti del Chelsea? La risposta di Verstappen

In merito a questa vicenda anche Max Verstappen ha detto la sua. Il pilota della RedBull, che a Imola scatterà in pole position, ha lanciato una stoccata al rivale della Mercedes. “Pensavo fosse un tifoso dell’Arsenal e se sei un tifoso dell’Arsenal e punti al Chelsea è piuttosto particolare come scelta“, ha detto il campione del mondo in carica.

Nonostante sia nato in Belgio, Verstappen è olandese a tutti gli effetti e la sua squadra del cuore è il PSV di Eindhoven. Il paragone è stato immediato: “Sono un tifoso del PSV e non comprerei mai l’Ajax – ha aggiunto il pilota – e se dovessi acquistare una squadra di calcio, vorrei essere l’intero proprietario e prendere le decisioni da solo, non possedere solo una piccola percentuale. Ma ognuno fa quello che vuole con i propri soldi, quindi vediamo cosa ne viene fuori“.

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