Elezioni in Francia, urne chiuse: i risultati dei primi exit poll

I francesi tornano alle urne nel secondo turno per scegliere il futuro capo dell’Eliseo, Macron è in vantaggio su Le Pen nei sondaggi

Attenzione e tensione. La Francia torna al voto per le presidenziali. L’affluenza alle 12 per il ballottaggio delle elezioni è stata del 26,41, ma alle 17 l’affluenza dei francesi è al 63,23% . Al primo turno, a quest’ora, era al 65%, e al 65,30, sempre due punti in più, era alle 17 al ballottaggio del 2017. L’altro dato che col passare delle ore sta crescendo è l’astensione che potrebbe toccare dei livelli record e andare a sfiorare il 28%.

Alla chiusura dei seggi sono arrivati i primi risultati degli exit poll: Macron in netto vantaggio (57,2%) su Le Pen (42,8%).

Francia, sondaggi presidenziali: nessun dubbio sul vincitore
Emmanuel Macron e Marine Le Pen (Ansa Foto)

Anche Macron a metà giornata si è recato nel seggio della cittadina balneare di Le Touquet, nel nord della Francia, dove ha una casa, per votare. Il presidente uscente si è recato al seggio insieme alla moglie, ricevendo applausi dalla piccola folla riunita. Ancor prima di Macron, Marine Le Pen ha compiuto i doveri di cittadina francese presentandosi poco dopo le 11 al seggio elettorale di Henin-Beaumont, a nord della Francia. Dopo aver votato e sorriso ai fotografi, Le Pen ha lasciato il seggio. Nel pomeriggio rientrerà a Parigi e raggiungerà il suo quartier generale dove seguirà la serata elettorale.

L’Europa guarda con attenzione il voto francese, ma anche Putin è molto interessato

La candidata
Marine Le Pen mentre deposita la sua scheda elettorale durante il voto (twitter)

I seggi sono stati aperti alle 8 e hanno chiuso alle 19, anche se in alcune grandi città si è votato fino alle 20. I primi exit poll, divulgati dalla tv, parlano di una vittoria da parte di Macron. Il presidente uscente si aggira intorno al 57,2%. L’avversaria Le Pen si ferma al 42,8%.

Decisivi sono stati gli astenuti (il 25,8% al primo turno) e gli elettori del candidato della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon, arrivato terzo il 10 aprile (21,95%).
L’Europa guarda con trepidazione. E anche Putin. La vittoria della nazionalista Le Pen, vicina al Cremlino, indebolirebbe sia il progetto europeo sia l’unità occidentale nella risposta alla Russia in Ucraina. Anche se la stessa Marine Le Pen, durante la campagna elettorale, non è apparsa cosi convinta di voler appoggiare Putin in tutto e per tutto.

 

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