Camminare veloci fa guadagnare fino a 16 anni di vita: lo dice la scienza

Uno studio dell’università di Leicester porta ad una clamorosa novità: i runners che si muovono a velocità più alta vivono meglio. Ecco perchè.

Durante il primo lockdown, i runners furono tra le categorie più vessate, criticate e discusse. Tra chi li demonizzava (ritenendoli insensibili alla situazione che si stava verificando, tanto da preferire la passeggiata alla sicurezza) a chi li difendeva (mettendo in primo piano la necessità di restare in forma), fino a chi si fingeva runners pur di uscire e fare una passeggiata.

Dedicare del tempo alla linea e fare lunghe e sane passeggiate, aiuta a rimanere in forma ed è una delle abitudini più salutari che una persona può mantenere. La camminata infatti permette di bruciare calorie e quindi tenere sotto controllo il peso corporeo, migliora la postura e l’equilibrio, ha effetti positivi sulla circolazione del sangue e sull’attività del cuore, favorisce la motilità intestinale.

Gli ultimi studi hanno poi evidenziato come si renda preferibile la camminata veloce. Se praticata con costanza, rinforza le ossa, le articolazioni e i muscoli, migliora l’equilibrio e rende il corpo più attivo e dinamico. Il movimento regolare apporta maggior ossigeno ai tessuti e migliora la circolazione linfatica, aiutando a contrastare il problema della ritenzione idrica. Ma c’è di più: i ricercatori dell’Università di Leicester hanno scoperto un legame tra il passo di una persona e il ritmo con cui invecchia. Una camminata veloce porta poi a telomeri più lunghi. Questi sono i “cappucci” protettivi alle estremità dei cromosomi, un po’ come le linguette di plastica sui lacci delle scarpe. Sebbene non contengano informazioni genetiche, i telomeri svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere stabile il DNA. In un’analisi di oltre 400.000 adulti britannici della biobanca britannica, gli scienziati hanno scoperto che un passo più veloce per tutta la vita potrebbe portare una persona ad avere 16 anni in meno in termini di età biologica quando raggiunge la mezza età

Gestione cookie