Covid, in Cina la situazione non migliora: petrolio in forte calo

Covid, la situazione in Cina non è assolutamente delle migliori: petrolio in forte calo per via di questo motivo e non solo

Covid, aumentano i contagi in Cina
Cina, la situazione che riguarda il Covid peggiora sempre di più (Ansa Foto)

Non è assolutamente un mistero che la situazione in Cina, per quanto riguarda il Covid, sia ritornata nuovamente come quella di due anni fa. Proprio dal paese dove ebbe inizio tutto. I contagi stanno aumentando giorno dopo giorno. Specialmente a Shanghai dove la situazione non migliora affatto. Ogni giorno che passa ci sono sempre più nuovi positivi. Nel weekend è stato annunciato anche il record di morti. Nella città i cittadini sono in protesta per via delle restrizioni lockdown che ha imposto il governo. Tanto è vero che ci sono stati anche degli scontri con la polizia.

Dalla giornata di oggi verranno effettuati dei test di massa anche nella Capitale, a Pechino. Anche qui la situazione non è affatto delle migliori. A riportare il tutto è stato il network statale Cctv, dopo che le autorità locali hanno deciso di sottoporre i cittadini al tampone. Questo il loro messaggio: “I risultati epidemiologici preliminari hanno mostrato che il virus è rimasto ignorato per una settimana“. Nel frattempo, però, arrivano anche novità per quanto riguarda il prezzo del petrolio inerente proprio alla vicenda degli aumenti per Covid nel paese orientale.

Preoccupazione Covid in Cina, scende prezzo petrolio

Preoccupazione per i casi in Cina di Covid
Scende il prezzo del barile (Ansa Foto)

Il petrolio è in forte calo sui mercati internazionali. Ovviamente proprio per i casi Covid che stanno riguardando la Cina e soprattutto alla strategia messa in atto da Pechino per cercare di contrastare la diffusione.

Il rischio c’è perché si rischia di avere impatti sulla crescita globale ed anche sulla domanda di greggio da parte proprio del paese orientale. Tanto è vero che il greggio texano, il ‘Wti‘, scende sotto i 100 dollari al barile. Il Brent del Mare del Nord perde il 3,2% a 103,28 dollari.

 

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