Durante una telefonata la moglie si rivolse al marito soldato: “Stuprale, basta che non mi dici nulla e usi il condom”. Ma ora cambia tutto
La loro telefonata, diffusa sui social network, aveva fatto il giro del mondo ed aveva portato sdegno e costernazione da parte dell’intera opinione pubblica. Lui si chiama Roman, ha 26 anni e fa parte dell’esercito russo. Dall’altra parte dell’apparecchio c’è la moglie, Olga che cinque anni fa lo ha reso padre. Il 12 aprile scorso una loro telefonata è stata intercettata dagli 007 ucraini e immediatamente diffusa in rete.
La moglie Olga gli diede il permesso di comportarsi come un animale: “Vai e stupra le ucraine, basta che usi un preservativo e che non mi dici nulla”. Lui rideva in modo sprezzante, quasi immaginando quello che avrebbe potuto fare (con tanto di benedizione della consorte), da lì a breve. Ora però Roman è stato catturato vicino a Izyum. A riferirlo su Telegram è l’ex deputato russo dissidente ora in esilio Ilya Ponomarev, secondo cui si tratta di un “soldato della Crimea”.
Sickening verified phone call of a Russian soldier whose wife gives him “permission” to rape Ukrainian women and then they both laugh about it.
There is a special place in hell waiting for them both pic.twitter.com/nNYDWJNSZl
— Emily Schrader – אמילי שריידר (@emilykschrader) April 15, 2022
Roman e Olga arrivano dalla provincia russa di Orël, lungo l’autostrada da Mosca a Kharkiv, ma dal 2018 vivono in Crimea. Nel corso dell’assurdo dialogo, lei si rivolse al marito (che era impegnato sul fronte di Khersov dicendo: “Amore, vai, fai il tuo dovere e stupra le ucraine, basta che non mi dici nulla di ciò che fai”. “Non devo raccontartelo?”, domanda lui. “No, così io non ne so niente”, ridacchia la moglie. “Ma davvero posso?“, domanda ancora Roman, che non ha nulla da obiettare all’idea di stuprare ucraine ma non gli par vero di avere il permesso coniugale. “Sì – conferma Olga – ma mi raccomando, usa il preservativo”.