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L’amante di Putin riappare in pubblico con un nuovo segreto

Published by
Mauro Simoncelli

E’ riapparsa a sorpresa in pubblico, durante un festival dello sport, la presunta amante del leader russo e un anello potrebbe rivelare una novità

L’ex ginnasta russa, Alina Kabaeva, dopo settimane di silenzio è riapparsa in pubblico durante un festival in onore suo e dello sport che l’ha resa famosa al mondo, la ginnastica. Il dettaglio, balzato subito agli occhi degli osservatori, è stato un anello nuziale al dito della mano sinistra, in bella mostra.

Alina Kabaeva al festival in suo onore – Ansa foto

Quella tra il presidente russo e la bella ex ginnasta è una storia segreta che da il Cremlino è sempre stata smentita, ma leggenda narra che addirittura sei dei quattro figli di Putin sarebbero frutto della sua relazione con la Kabaeva. La donna allo scoppio della guerra era sparita dalle cronache e in tanti hanno pensato che si fosse rifugiata in un luogo sicuro poi, ieri, l’apparizione a sorpresa ha fugato ulteriori dubbi.

Una frase polemica

Tra l’altro la donna, durante il video circolato su Twitter della sua apparizione al festival, si è mostrata davanti a uno sfondo sul quale erano ben visibili le ‘Z’ simbolo della guerra russa e con un anello dall’aspetto nuziale in bella vista nella mano sinistra, lasciandosi andare ad una frase che ha indignato non poco il mondo occidentale: Ogni famiglia ha una storia di guerra, e in nessun caso dobbiamo dimenticarla, ma tramandarla di generazione in generazione”.

Niente sanzioni per l’ex amante

In questi giorni, poi, avrebbero fatto scalpore le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal secondo le quali gli Stati Uniti, al contrario di quanto fatto immediatamente dopo lo scoppio della guerra, non avrebbero inflitto sanzioni di nessun genere alla donna per la paura che, prendere di mira l’ex ginnasta e parlamentare russa, potesse risultare un affronto diretto e personale allo stesso Vladimir Putin, con il timore di ritorsioni da parte dello stesso zar. La risposta dei funzionari americani pare che comunque non escluda che queste sanzioni alla fine verranno applicate.

 

 

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Mauro Simoncelli