Alessandro Orsini è diventato un personaggio pubblico. Sui social si contrastano i pareri da parte degli utenti sul professore: alla fine, però, alcuni programmi davvero non possono veramente farne a meno
Alla fine si parla sempre di lui. Sia nel bene che nel male. Ovviamente ci stiamo riferendo ad Alessandro Orsini. Per chi non lo conoscesse si tratta del professore di sociologia, esperto di politica estera e terrorismo. Si è fatto notare (e soprattutto conoscere) per via delle sue posizioni controverse in merito a quello che si sta verificando in Ucraina nel conflitto contro i russi. Prima di diventare docente della Luiss si è specializzato in studi sul terrorismo e sui processi di radicalizzazione degli individui.
Ha fatto parte della commissione governativa per lo studio della radicalizzazione jihadista, e nel triennio 2013-2016 ha guidato il Centro per lo Studio del Terrorismo di Tor Vergata. Attualmente ricopre il ruolo di membro del Radicalization Awareness Network e del comitato di analisi strategica dello Stato Maggiore della Difesa. In questi ultimi due mesi si è fatto conoscere, appunto, per le sue versioni di quello che sta accadendo nel paese orientale.
Chi lo ha voluto fortemente è stata la giornalista Bianca Berlinguer nel programma ‘Cartabianca‘. Tanto è vero che è stato molto vicino a firmare un accordo con la Rai per sei settimane. Però alcuni dissapori ed altri motivi il tutto non è mai stato concretizzato. Sarebbe andato ospite su Rai 3 con un importante compenso economico, ma alla fine non si è concluso nulla. Anzi sì.
Ha deciso di andare comunque, ma gratis. Anche altri programmi, però, lo hanno voluto e lo vogliono ancora perché vogliono sapere la sua in merito a quello che sta accadendo in Ucraina. Tanto è vero che sui social network si parla molto del nativo di Napoli. Sia del bene che del male. In molti, però, si trovano dalla sua parte ed appoggiano a pieno i suoi pensieri. Altri, invece, sono in totale disaccordo. Il risultato, però, è chiaro: le tv non possono farne assolutamente a meno di invitarlo.