Le nuove disposizioni americane sono per riuscire a superare i sistemi di difesa sovietica, una mossa che potrebbe cambiare tutto
Dagli Usa all’Ucraina in via diretta, senza passare per nessun paese. E il nuovo invio di armi fa discutere. L’ufficialità è arrivata dal dipartimento di Stato americano che ha dato il suo via libera alla vendita di munizioni a Kiev per 165 milioni di dollari. Si tratta di munizioni non usate dalle forze armate americane ma che servono alle forze ucraine per “i sistemi di fabbricazione sovietica“, ha spiegato un funzionario della Difesa Usa alla Cnn. La notizia è stata comunicata da Antony Blinken e LLoyd Austin nella loro missione a Kiev. Queste nuove munizioni “miglioreranno la capacità dell’Ucraina di far fronte alle minacce attuali e future“, si legge una nota del Dipartimento di Stato.
Ma era già tutto previsto nei giorni scorsi nonostante la rabbia e un po’ d’incredulità da parte russa. Il nuovo finanziamento militare americano prevede uno stanziamento di 713 milioni di dollari diretto a Kiev e altri 15 Paesi alleati, all’Ucraina è destinata circa la metà del finanziamento, 322 milioni di dollari. Il resto sarà diviso tra i Paesi partner della Nato che finora hanno fornito aiuti militari all’Ucraina.
A differenza dei precedenti pacchetti, stavolta la Casa Bianca non fornirà parte delle proprie scorte militari, ma denaro utili per acquistare ulteriori forniture. In più si aggiungono i famosi 165 milioni di dollari in munizioni non americane e compatibili con le armi sovietiche usate dagli ucraini, per un totale di 3,7 miliardi di dollari finora stanziati dagli Stati Uniti in aiuti militari agli ucraini.
Gli Stati Uniti preparano un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina e il ritorno dei diplomatici americani a Kiev. L’annuncio della Casa Bianca, rilanciato dall’agenzia Ap, arriva subito dopo la visita nella capitale ucraina di ieri era 24 aprile del Segretario di Stato americano, Blinken con il capo del Pentagono, Austin Si è trattato della visita americana al più alto livello da quanto è iniziata l’invasione russa in Ucraina due mesi fa, di cui i giornalisti al seguito della delegazione americana per questioni di sicurezza hanno potuto riferire i dettagli solo all’alba di oggi, 25 aprile, quando la delegazione è rientrata in Polonia.