Non solo Borghese, anche lo chef LaMantia chiede aiuto: cucina nel caos

Negli ultimi giorni hanno fatto molto rumore (e parecchio discutere) le dichiarazioni rilasciate da Alessandro Borghese. In questa speciale lista si aggiunge anche lo chef Filippo LaMantia che si lamenta e chiede “aiuto”

Filippo LaMantia, lo chef chiede aiuto
Filippo LaMantia (screenshot video YouTube)

In molti si sono lamentati per le parole di Alessandro Borghese (anche se il primo era stato Antonino Cannavacciuolo) che ha criticato i ragazzi di oggi, definendoli quasi dei fannulloni e che non hanno voglia di lavorare. In merito alle sue dichiarazioni ha ricevuto tantissime critiche. Nonostante siano passati giorni se ne continua a parlare, soprattutto sui social network. In pochi, però, gli hanno dato ragione. Anzi, a dire il vero in questa particolare “lista” si aggiunge proprio un suo collega che, quasi per lo stesso motivo, è in seria difficoltà.

Come avete ben potuto notare dalla foto stiamo parlando di Filippo LaMantia. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ ed in qualche modo ha detto bene o male le stesse parole di Borghese, aggiungendo però altri dettagli importanti che riguardano i suoi ristoranti. A dire il vero ha voluto lanciare un vero e proprio allarme nel settore della cucina. Di che stiamo parlando? Del personale che nei ristoranti italiani manca.

Non solo Borghese, LaMantia: “Costretto a servire i clienti

Filippo LaMantia, lo chef chiede aiuto
Filippo LaMantia (screenshot video YouTube)

Lo chef palermitano ha addirittura dichiarato che, in molte occasioni, è “costretto” a servire ai tavoli perché non riesce a trovare i camerieri. “I ragazzi non vogliono più fare questo mestiere. Non posso andare avanti così per tanto tempo ancora perché i costi stanno lievitando“. Come è possibile tutto questo? Anche perché ha voluto precisare che il suo ristorante offre anche un tipo di contratto importante: 22mila euro lordi l’anno, 1300-1400 euro al mese per turni di 8 ore nella fascia 16-24 con straordinari pagati.

Anche se una risposta, in realtà, ce l’ha: “Prima del Covid era importante trovare un impiego, adesso è importante avere tempo. Non sono disposti a lavorare fino a tarda notte. Non cercano più questo tipo di lavoro, hanno cambiato mentalità“. In conclusione ha aggiunto che sta seriamente pensando di cancellare il menu cartaceo.

 

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