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Addio gas, Bianchini (MIO): “Sicuri non sia voluto? Ci vendicheremo così…”

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Arianna Di Pasquale

Dopo le chiusure dovute alla pandemia, i ristoratori ora sono alle prese anche con il gas che arriva sempre meno in seguito alla guerra in Ucraina. Bianchini: “Avremo danni per 10 anni”

Non sembra esserci tregua per i ristoratori che in questi ultimi anni accusano evidenti difficoltà nel loro ambito lavorativo: prima la pandemia, ora lo stop al gas. Per parlare di quanto sta accadendo e delle ripercussioni che tutto questo avrà, è intervenuto in esclusiva a Notizie.com il presidente dell’associazione di categoria MIO Italia Paolo Bianchini:Il punto è lo stesso da due anni: la politica ha ormai abdicato alla finanza e quindi non si preoccupa della sofferenza del tessuto produttivo italiano. Abbiamo perso importanti fatturati, circa il 50%, a fronte di un ristoro pari al 7%: sono ripartiti i mutui, hanno riaperto le rottamazioni e quindi il saldo e stralcio ed abbiamo ripagato anche quello che c’era da pagare durante la pandemia; sono inoltre aumentate le bollette e di conseguenza i listini dei nostri fornitori, non perché ci speculino ma semplicemente perché è inevitabile“.

Il leader del Mio, Paolo Bianchini (Ansa)

Sugli aumenti il presidente del Movimento Imprese Ospitalità precisa:Il governo Draghi non ha fatto nulla per questa situazione, tranne mettere qualche miliardo sulle bollette e sulla benzina, ma il 30 aprile finisce il finanziamento. Il presidente non vuole fare debito però, come è stato fatto per il Covid quando l’Europa ha aperto la borsa dei denari e li ha messi a disposizione degli stati membri, anche ora servono aiuti economici perché la situazione che sta generando la guerra è 10 volte peggio di quella che si era creata con il virus. Lo strascico, subito dopo una pandemia, nelle imprese italiane è devastante. Dal 1° di luglio dobbiamo pagare i dehors: inutile parlare di complottismo, sembra proprio che si voglia distruggere il comparto del turismo italiano perché le multinazionali stanno facendo incetta di aziende. Stanno comprando catene alberghiere, aprono negozi e nel frattempo chiudono bar e ristoranti: ha fallito dopo 100 anni l’albergo in cima al Mottarone e nessuno ha mosso un dito“.

Paolo Bianchini, leader del Movimento Imprese Ospitalità (Ansa)

Gli aiuti sono stati una bugia. Puntualizzano sulla numerosa gente che era in giro il 25 aprile, ma a noi quello non basta perché anche in un altro giorno qualunque della settimana ci sono spese da pagare: affitto, dipendenti, bollette. Ieri ero a Roma ed ho visto che Il caffè della Vite, in pieno Corso, alle 19.00 ha chiuso: tutti spariscono a quell’ora. Sono cambiate le abitudini, se i prezzi poi si alzano diventa tutto più complesso“,  sottolinea Bianchini.

La chiusura del gas e l’aumento dei prezzi delle bollette sconsiderato e ingiustificato, siamo sicuri non siano voluti affinché una persona non abbia soldi per uscire e sia costretta a farsi portare a casa il panino? Sono due anni che si inanellano situazioni così, che fanno pensare. I fatturati delle multinazionali del delivery, che non pagano tasse in Italia ma in Olanda, stanno penetrando sempre più a scapito della ristorazione italiana” ribadisce il presidente di Mio Italia, aggiungendo:”La politica ha la colpa di aver strumentalizzato il nostro mondo quando serviva per fare propaganda ed ora invece se ne sono completamente dimenticati. Noi avremo danni per 10 anni. L’umore dei ristoratori? Sono concentrati sulle elezioni del 2023, è lì che si consumerà la nostra vendetta. Come diceva Paolo Borsellino: ‘Le rivoluzioni si fanno nell’urna con la matita'”.

 

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Arianna Di Pasquale