Caso Pozzi, l’avvocato Gallo: “Diventerà il nuovo caso Cucchi”

L’avvocato Fabrizio Gallo ha rilasciato delle importanti dichiarazioni a ‘Notizie.com’ in merito alla vicenda che riguarda Gianmarco Pozzi e alla lettera anonima che è stata indirizzata alla famiglia del ragazzo, morto il 9 agosto del 2020

Intervista esclusiva allavvocato della famiglia Pozzi
Gianmarco Pozzi (screenshot video YouTube)

Si torna a parlare nuovamente della morte che riguarda Gianmarco Pozzi. Il 28enne morto a Ponza il 9 agosto del 2020. Si era parlato di un possibile suicidio, ma tutto ciò non ha mai convinto la sua famiglia visto che c’erano parecchi dubbi a riguardo. E’ ancora un giallo, anche se emergono nuovi testimoni, dati e prove raccolte appunto dalle autorità che non hanno mai smesso di indagare. Gianmarco era stato un campione di kickboxing.

In quel maledetto giorno di agosto, in piena estate, il suo corpo viene trovato dietro ad una casa dell’isola di Ponza. In un primo momento si era parlato di una “caduta accidentale” che si è trasformata in “suicidio” fino ad arrivare all’omicidio. La nostra redazione ha intercettato, in esclusiva, l’avvocato della famiglia Pozzi, Fabrizio Gallo, ovviamente in merito a questa vicenda.

Caso Pozzi, l’avvocato Gallo: “Il suo caso come quello di Cucchi”

Intervista all'avvocato della famiglia Pozzi, Fabrizio Gallo
Fabrizio Gallo (screenshot video YouTube)

Queste sono alcune delle sue parole in merito alle lettera anonima che è stata indirizzata alla famiglia del ragazzo: “E’ abbastanza inquietante. Abbiamo chiesto al pm di verificare questo fatto. Basta leggere la lettera, se così fosse sarebbe molto grave“.

Per quanto riguarda il cellulare?Abbiamo saputo che è stato disabilitato da chi lo ha avuto in custodia. Non è più utilizzabile. Questa procedura è irreversibile: chi lo abbia fatto solamente in maniera volontaria. Siamo riusciti ad estrarre ciò che era utile fino al precedente download. Ci stiamo provando con i Ros: loro potrebbero avere un software aggiornato che potrebbe saltare questa disabilitazione. Alcuni ci dicono assolutamente no. Un grande perito ci dice che va mandato in America, ma non lo assicurano. Diciamo che hanno fatto un “bel lavoro” da maestri“.

Contattare l’Apple?E’ una idea, il pubblico ministero lo sta facendo ma ci vogliono mesi. Questo caso diventerà come quello di Stefano Cucchi, forse tra dieci anni uscirà fuori qualcosa. Si deve sentire uno dei quattro carabinieri, altrimenti è difficile. Hanno cacciato le prove, senza queste è difficile andare avanti“.

Queste, invece, sono le foto della lettera che la famiglia ha ricevuto nelle ultime ore:

Lettera indirizzata alla famiglia Pozzi
Lettera indirizzata alla famiglia Pozzi
Lettera indirizzata alla famiglia Pozzi
Lettera indirizzata alla famiglia Pozzi

 

 

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