Sta per arrivare l’estate e dopo due anni in piena pandemia, ora le restrizioni iniziano ad essere meno rigide: ecco tutte le regole da seguire in spiaggia
Torna l’estate e finalmente quest’anno potrà tornare anche la normalità: due anni di restrizioni, mascherine e distanziamenti, ma ora è tempo di godersi la bella stagione senza avere troppe limitazioni. Dopo aver trascorso diverso tempo in casa ed anche lontano da parenti ed amici, adesso è possibile tirare un sospiro di sollievo e cercare di riprendere in mano la routine.
Sono stati anni complicati in cui la quotidianità è stata stravolta. Non vi erano più contatti e neanche la possibilità di stare troppo all’aperto. I viaggi e le vacanze sono stati a lungo un miraggio, ma ora finalmente la situazione sembra essere migliorata e quindi, a piccoli passi, si cerca di tornare a quelle abitudini che esistevano prima del virus.
Quali sono le linee guida da seguire al mare d’ora in poi? Il Ministero della Salute ha chiarito cosa è possibile fare in spiaggia: niente limitazioni imposte dal Green Pass, non servirà indossare le mascherine e si può dire addio al distanziamento. Questo però non significa ovviamente non considerare il pericolo e non rispettare le consuete norme dettate dal senso civico. Non ci saranno più troppe restrizioni, ma è gradito chiaramente il buonsenso.
Il periodo peggiore sembra essere alle spalle, ma una certa oculatezza è bene tenerla. Si torna ai 7,5 metri quadri per ombrellone: tutto ciò che verrà utilizzato dai vari clienti in condivisione (lettini, sedie, sdraio e ombrelloni) andrà disinfettato a ogni cambio di persona o nucleo familiare e poi al termine della giornata. Le nuove regole prevederanno il normale svolgimento di sport in spiaggia e sarà anche possibile praticare balli di gruppo, come spesso accade sulla riva o nei pressi dello stabilimento balneare. Anche nelle discoteche non ci saranno più limiti di capienza, mentre nei bar e nei ristoranti all’aperto cade l’obbligo del distanziamento. Si va quindi verso il definitivo ritorno alla normalità, che manca ormai da troppo tempo.