F1: cambia il format del weekend, ma non da subito

Nella riunione di ieri della Commissione della Formula Uno sono state prese alcune decisioni regolamentari 

La F1 Commission si è riunita a Londra per diramare alcune novità regolamentari da introdurre già in questa o dalla prossima stagione. Una di queste riguardava l’ampliamento del numero di Sprint Race portato infatti a sei, ma dalla stagione 2023.

La partenza dell’ultimo GP di Australia di F1 – Ansa foto

Le gare Sprint sono state introdotte la scorsa stagione per rivitalizzare l’intero weekend motoristico, altrimenti ridotto all’ora di qualifica ufficiale per assegnare la pole position e al giorno della gara vera e propria. Novità che ha riscontrato l’immediato favore sia del pubblico pagante negli autodromi, che può così assistere in pratica a due gare, sia di quello a casa davanti alla televisione. Per questo si era pensato già da questa stagione di ampliare il numero delle Sprint, ma la questione è stata rimandata alla stagione prossima 2023 con l’idea di raddoppiarle e portarle così a sei. Ricordiamo che saranno Imola, il Red Bull Ring in Austria ed Interlagos in Brasile ad ospitare le tre Sprint Race del 2022, dopo che lo scorso anno era toccato a Silverstone, Monza e lo stesso Interlagos a mandare in scena il terzetto inaugurale.

Il regolamento delle Sprint Race

I punti messi in palio in ogni Sprint Race sono aumentati rispetto all’anno scorso. Il vincitore si porterà a casa otto punti a differenza dei tre del 2021. In questo modo, sono otto i piloti che conquisteranno dei punti fino all’ottavo al traguardo,  contro i tre dello scorso anno. I punti saranno validi sia per il campionato piloti che per quello Costruttori. Come l’anno scorso, l’ordine di arrivo della Sprint Race deciderà la griglia di partenza del Gran Premio, assegnando così anche la Pole position.

Le altre decisioni prese

Discussi anche altri temi, come quello delle Power Unit del 2026 che passerà ad utilizzare  carburante eco al 100% e l’abolizione della MGU-H, cioè il recupero dell’energia cinetica, ma anche la riduzione del peso e delle dimensioni delle monoposto. Quanto al primo aspetto, il passaggio a un carburante 100% biologico, così come l’abolizione della MGU-H, porteranno a un significativo calo di potenza rispetto agli attuali motori.

 

 

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