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Esteri

Giustiziato un disabile mentale: proteste da parte del popolo

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Cristiano

Nonostante negli ultimi giorni ci siano state più proteste da parte della popolazione che era scesa in strada per dare un chiaro segnale, si è deciso per l’uccisione di un uomo con evidenti problemi mentali

Il popolo scende in piazza (Ansa Foto)

Ci troviamo a Singapore dove un uomo di nazionalità malese è stato giustiziato. I suoi avvocati ci hanno provato in tutti i modi affinché questo giorno non arrivasse mai. Hanno perso una battaglia legale che durava da un bel po’ di tempo, ma non c’è stato verso. Purtroppo per Nagaenthran K. Dharmalingam è arrivato il giorno in cui ha dovuto fare i conti con la morte. Nulla da fare neanche da parte del suo popolo che, assolutamente contrario a questa decisione, poco prima di essere giustiziato era sceso in piazza a protestare.

Ad annunciare la sua morte è stata la famiglia con un comunicato. Dobbiamo tornare indietro di qualche anno, precisamente nel 2009, quando il 34enne è stato arrestato poiché sorpreso con una piccola quantità di eroina nella città-Stato. Per chi non lo sapesse, per quanto riguarda le leggi sulla droga, ha una delle leggi più severe al mondo. Dopo solamente un anno fu condannato a morte.

Singapore, giustiziato 34enne con ritardo cognitivo

Le proteste della popolazione in favore di Nagaenthran K. Dharmalingam (Ansa Foto)

Ci hanno provato in tutti i modi, sia i suoi legali che la madre ad evitare tutto ciò, ma non c’è stato verso. L’uomo soffriva di un ritardo cognitivo. Ed in base a questo sua madre aveva tentato un ultimo tentativo, in extremis, per far salvare la vita a suo figlio. Secondo quanto riportano alcuni media locali pare che il quoziente intellettivo dell’uomo era di 69. Dopo i risultati della perizia i suoi avvocati si erano opposti alla condanna.

Anche se i primi segnali negativi erano appunto arrivati dalla corte di Singapore che aveva respinto le loro richieste. Tanto è vero che questo caso, specialmente negli ultimi anni, è diventato di dominio mondiale. In particolar modo della politica malese: Ismail Sabri Yaakob, primo ministro, Nazioni Unite ed Unione Europea erano scese in campo per far cambiare idea alla corte. Tra questi anche il miliardario britannico Richard Branson, ma purtroppo per il 34enne non c’è stato nulla da fare.

 

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