Inter, Frey: “Errore Radu? La colpa non è solo sua…”

L’ex portiere nerazzurro ha analizzato il grave errore commesso ieri dal secondo di Handanovic: “Non bisogna arrivare all’estremo”.

Un errore che all’Inter può costare lo scudetto. Lo sa Inzaghi, lo sa il popolo nerazzurro. E lo sa soprattutto Radu, autore della papera a pochi minuti dal termine della gara contro il Bologna. Un pallone che sembrava innocuo, che il romeno classe 1997 ha completamente lisciato, consentendo a Sansone di segnare il più semplice dei gol. La partita era in equilibrio dopo le reti nel primo tempo di Perisic e Arnautovic.

Sebastian Frey
Il portiere dell’Inter Ionuț Andrei Radu e l’ex numero uno dei nerazzurri Sebastian Frey (Instagram)

Un episodio sfortunato che condanna l’Inter a dover sperare in un passo falso del Milan. È uscito dal campo in lacrime Radu, consapevole del peso di quell’errore. Ma la colpa di quanto successo, secondo Sebastian Frey, non è solo sua. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, l’ex portiere dei nerazzurri ha analizzato quanto successo ieri al Dall’Ara. “Non era un passaggio facile da gestire, si esagera nel possesso da dietro. Sono gli allenatori che chiedono di giocare in questo modo“, ha spieagato il francese.

“In Italia non ancora pronti per questo tipo di gioco da dietro”

Sebastian Frey, che con la maglia dell’Inter ha collezionato 47 presenze a cavallo degli anni ’90 e 2000, sa cosa vuol dire gestire la pressione. “Mi dispiace tanto per lui – ha dichiarato – è un episodio che ha condizionato una partita e che, mi auguro di no, potrebbe condizionare un eventuale scudetto. Mi dispiace perché gioca poco, ritrovarsi in questa condizione non è facile soprattutto dal punto di vista psicologico“.

Torno a un discorso che ho sempre fatto. I portieri si trovano a sbagliare di più perché sono gli allenatori che chiedono di giocare sempre di più con i piedi. Lo abbiamo visto anche due giorni fa con Gigi (Buffon, ndr.), ha fatto lo stesso, così come Meret. Anche lui è stato criticato tantissimo. Mi dispiace perché quando vedo i colleghi sbagliare non fa mai piacere“.

Sono segnali che non siamo pronti per questo tipo di gioco. Bisogna farsi un esame di coscienza e lavorare ancora di più su questo fondamentale, anche se ormai i portieri sono tutti bravi con i piedi. Il problema è che si esagera e nei grandi numeri ci può stare l’errore. C’è un limite che però non va mai superato, perché poi lo paghi a caro prezzo. Vedi il Napoli, che si è messo fuori dalla corsa per lo scudetto. Mentre l’Inter adesso deve sperare nel passo falso del Milan“.

Sostituire Handanovic all’ultimo minuto? Non è facile. Bisogna mettersi nei panni di un ragazzo che non doveva giocare. Psicologicamente non ha avuto il tempo di prepararsi. Quando un portiere gioca poco dovrebbe rischiare il meno possibile. Io cercherei la fiducia con la semplicità. Non c’è niente di male a buttare un pallone in tribuna. Mi dispiace perché l’ho visto molto giù, anche sui social è stato bersagliato dalle critiche. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e spero che torni il prima possibile a trovare la forza psicologica che serve a un portiere“.

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