Con un comunicato ufficiale la UEFA aveva manifestato la volontà di intervenire con maggiore incisività: ora arriva la decisione ufficiale per il Bodo e per la Roma.
Una rissa nata al termine della partita, dopo una serie di messaggi poco carini da parte di Knutsen. Il tecnico del Bodo Glimt già prima del match aveva punzecchiato Mourinho e la Roma.
Poi il caos al termine del match d’andata nei quarti di Conference League. Dalle parole si è passati ai fatti, e Pellegrini ha denunciato il comportamento dell’allenatore avversario. Secondo il centrocampista, dopo il novantesimo Knutsen avrebbe messo le mani addosso al preparatore dei portieri giallorosso Nuno Santos.
Da quel comportamento è nato il parapiglia, e poi la decisione della Uefa, che ha squalificato provvisoriamente sia Knutsen che il giallorosso Nuno Santos in attesa di verificare meglio quanto effettivamente accaduto negli spogliatoi norvegesi. Ora è arrivata la decisione ufficiale, ed è una vera e propria stangata.
“Un atto grave è appena accaduto – aveva dichiarato Pellegrini – sia per la competizione che per la scritta Fair Play che portiamo sulle maglie. Il loro allenatore ha appena aggredito il nostro preparatore dei portieri – ha svelato dopo il match – e dalle parole è passato ai fatti. Si tratta di un fatto grave, sono ancora scosso”.
La UEFA ha quindi deciso di vederci più chiaro, e dopo aver sospeso entrambi per approfondire l’indagine e valutare meglio i fatti accaduti nello spogliatoio, ha ufficializzato la decisione presa. Dopo aver raccolto tutte le deposizioni e analizzato dettagliatamente i video del tunnel dello spogliatoio, è arrivata la squalifica per tre giornate sia per il preparatore dei portieri della Roma che per il tecnico del Bodo.
Entrambi erano assenti alla gara di ritorno giocata all’Olimpico, per cui restano due giornate effettiva da scontare, e Nuno Santos non potrà essere presente alle due gare di semifinale che i giallorossi affronteranno con il Leicester.