Il tanto contestato tunnel tra Francia e Italia, lungo più di 60 km, ha visto completare una prima importante opera.
I lavori per la Tav, il tunnel che dovrebbe unire Torino con Lione, procedono spediti e oggi è stato tagliato un primo significativo traguardo: è stato completato a Saint-Martin-la-Porte, in Francia, lo scavo dei primi 10,5 km.
Il tunnel, che dovrebbe unire Italia e Francia passando sotto le Alpi, sarà lungo più di 60 km, di cui circa 45 in territorio francese e i restanti in Italia. Oggi quella che si appena conclusa è stata la parte più complessa dei lavori, in uno dei punti più delicati della montagna, è stato completato a Saint-Martin-la-Porte lo scavo dei primi 10,5 km. Durante una piccola cerimonia, alla presenza del presidente e direttore generale di Telt, Hubert Du Mesnil e Mario Virano, è stato abbattuta all’interno della galleria l’ultima parete di roccia che congiunge i nove chilometri scavati dalla fresa e l’ultimo chilometro e mezzo realizzato con metodo tradizionale.
“Oggi è per noi una giornata di grande soddisfazione”, ha detto Virano durante la cerimonia, “questo ultimo chilometro e mezzo di lavoro ci ha consentito di acquisire tutti gli elementi conoscitivi da mettere nei capitolati in modo che le imprese che devono scavare la galleria gemella a 50 metri di distanza non abbiano più la scoperta delle criticità, ma sappiano già quello che si troveranno e che cosa dovranno fare”. Questa è stata la parte più difficile dei lavori per la presenza di una falda carbonifera, ma che non ha portato a non “rispettare i tempi e i costi prestabiliti”, hanno specificato i vertici di Telt
Parallelamente sono già iniziati i lavori assegnati un anno fa per completare il tratto francese del tunnel in cui passeranno i treni. L’opera impegna attualmente più 1.000 persone nei 10 cantieri aperti fra Italia e Francia. “La previsione è quella di finire tutti i lavori nel 2030, compreso anche l’allestimento tecnologico. Poi ci sarà circa un anno e mezzo di pre-esercizio e di prove: saremo quindi pronti e operativi a partire dal 2032“, questo il messaggio finale di fiducia del Direttore generale Virano