L’approvazione del doppio cognome ufficializzata nei giorni scorsi continua a far discutere, Adinolfi: “Sentenza secondo tendenza”
La sentenza emessa dalla Corte Costituzionale ha stabilito che, al momento del riconoscimento dopo la nascita, il figlio avrà il cognome di entrambi i genitori. Una novità che in Italia ha fatto discutere e della quale ha parlato in esclusiva a Notizie.com il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi: “Il doppio cognome non è una questione su cui fare la guerra ideologica, io non ho una preclusione in assoluto: mi chiedo solo che priorità abbia la nostra sinistra, che esalta sempre battaglie che trovo marginali. Pensano sia stato abbattuto il patriarcato perché c’è il doppio cognome: segnalo sommessamente ai soloni della sinistra italiana che questa realtà esiste nei paesi di lingua ispanica da tempo immemore e non mi sembrano modelli di abbattimento del patriarcato. Come al solito ci si appassiona a battaglie che sono completamente e drasticamente marginali per gli interesse del popoli italiano, soprattutto quando la nostra nave sta affondando in una tempesta terribile, a me questi sembrano pannicelli da orchestrina del Titanic“.
Questa scelta non porta vantaggi secondo il direttore de La Croce: “Noto solo un danno e famiglie che discutono inutilmente. Ci vedo l’indebolimento dell’idea della famiglia stessa. Si è voluto cambiare e non ci faccio le barricate sopra, però secondo me indicare in questo tipo di battaglie le questioni cruciali, soprattutto in un momento come questo, dà la dimostrazione di una classe dirigente, soprattutto di sinistra, che ha uno sguardo miope sulla realtà e non comprende in profondità i bisogni reali. Abbiamo questioni enormi su cui i governanti stanno compiendo delle scelte profondamente contrastanti con la propria storia“.
“Io vengo dalla storia della sinistra – sottolinea Adinolfi – sono stato un parlamentare del Partito Democratico, trovo incredibile la posizione sostanzialmente guerrafondaia che è stata assunta sulla vicenda Russia-Ucraina, l’innalzamento delle spese per armamenti: tutte questioni che non appartengono tradizionalmente al background di sinistra e che invece vengono assunte con grande leggerezza; poi invece ci si esalta perché c’è la grande fortuna di chiamarsi Rodriguez-Sanchez, sapendo che le grandi città e le Nazioni che utilizzano già il cognome doppio non sono modelli di abbattimento del patriarcato: dovrebbero fare prima una passeggiata in Messico o in Brasile così ci raccontano se lì ci sono modelli non patriarcali. La classe dirigente di sinistra, ripeto, risulta essere molto miope in quanto non riesce ad avere lo sguardo sulla profondità delle questioni“.
Leggo l’esaltazione di tanti che pensano che con la storia del cognome da dare ai figli sia stato “picconato il patriarcato”. È come quando fecero la legge urgentissima sul testamento biologico, poi lo 0,2% degli italiani ha redatto ‘sto testamento. Agli italiani interessa altro.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) April 27, 2022
“La Corte Costituzionale è un territorio dove purtroppo conta il vento che tira: si è pensato di fare una grande innovazione giuridica, come accaduto sulla questione del suicidio assistito. Si decide di fare sentenza secondo la tendenza: errore pesantissimo. Si cerca di compiacere un’opinione attraverso decisioni che hanno poca sostanza. Come i Maneskin che sono gender fluid e sventolano la bandiera dell’Ucraina: la Corte Costituzionale funziona un po’ così, secondo l’aria che tira“, chiosa il leader del Popolo della Famiglia.