Fdi convention di Milano, Celotto: “Presidenzialismo possibile, ecco perché”

E’ iniziata questo pomeriggio la Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia che si terrà a Milano fino al 1°maggio. Numerosi i presenti, Celotto: “Grande partecipazione”

La convention di Milano organizzata da Fratelli d’Italia è iniziata questo pomeriggio. Tra i numerosi ospiti che hanno preso parte all’evento anche il docente di diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma 3 Alfonso Celotto intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com:Ho notato grande partecipazione e grande interesse, d’altra parte si discute di temi costruttivi che riguardano le istituzioni e l’Italia. Io ho partecipato volentieri come professore, nel mio ruolo“.

Alfonso Celotto Fdi convention di Milano
Alfonso Celotto (YouTube)

Io sono un tecnico e da tale sono qui a raccontare come funziona il modello del presidenzialismo: in Italia lo abbiamo adottato sia per i comuni che per le regioni, quindi è un sistema già introdotto, che dà maggiore governabilità e stabilità. Chiaramente con tutti i pro ed i contro che ci possono essere, ma comunque è costituzionalmente possibile: serve una riforma importante“, chiarisce il professore.

Celotto aggiunge: “Non è utopia. Nel 1946 si doveva evitare concentrazione di potere, poi nel corso della storia della Repubblica abbiamo notato fragilità di governo (66 governi in 74 anni). Probabilmente il presidenzialismo è un governo più forte, ma servono comunque dei bilanciamenti costituzionali. E’ un modello diverso e tecnicamente possibile, poi ci sono presidenzialismi che funzionano come in Francia e negli Stati Uniti ed altri che vanno peggio come in Turchia e Russia: ma è chiaro che dipende sempre da come viene attuato il tutto. Servono bilancio e garanzia, in modo che possa diventare un sistema in cui il governo acquisisce maggiore stabilità, come nelle regioni italiane: con un contraltare e un funzionamento democratico“.

Alfonso Celotto Fdi convention di Milano
Alfonso Celotto (YouTube)

Sulla tutela del territorio italiano:Dopo la pandemia e durante la guerra capiamo che è sempre più necessaria una forte alleanza tra Paesi. Nello schieramento dei blocchi l’Italia da sola conta pochissimo, c’è bisogno di un’integrazione più ampia e questa dovrebbe essere l’occasione per capire cosa vuol fare l’Unione Europea, che resta un grande accordo economico e burocratico“. “Soprattutto visto il periodo – chiosa il docente – è chiaro che Italia, Francia e Germania non possono competere con Stati Uniti, Cina e Russia: non ci sono i presupposti, né politicamente, né economicamente. Le sfide del futuro passeranno da qui“.

 

 

 

 

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