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Fdi convention di Milano, Zecchi: “Meloni umile nella sfida. E sulla scuola…”

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Arianna Di Pasquale

Tanta la partecipazione alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia che si sta tenendo a Milano e che durerà fino al prossimo lunedì, Zecchi: “Importante esercizio di democrazia”

Presente alla conferenza di Milano organizzata da Fratelli d’Italia, il filosofo ed opinionista tv Stefano Zecchi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com: E’ la strada giusta: allargare e non chiudere, riflettere su delle realtà socio-culturali ed economiche importanti che appartengono ad una realtà di conservatori. Questo lo trovo un passo importante: c’è una realtà nella nostra società che è vicina a queste posizioni, bisogna rappresentarle politicamente, sapendola ascoltare e rispondendo ad alcune esigenze: credo sia un esercizio di democrazia importante“.

Stefano Zecchi (Ansa)

L’opinionista ribadisce il suo sostegno a alla leader di Fratelli d’Italia:Un partito politico deve avere la capacità di sentire la società e non chiudersi a riccio, deve avere una visione che lavora sui problemi della stessa società senza ignorarli o tirarli fuori solo all’ultimo, in campagna elettorale. Credo che la Meloni abbia preso di petto questa sfida per un rilancio della vita cultura, sociale ed economica del nostro mondo. Questo ha il valore di sviluppare una democrazia quanto più rappresentativa della società in cui viviamo perché non resta fuori nessuno, ogni posizione poi viene rappresentata in Parlamento. E questo dettaglio lo trovo di grande valore: la Meloni ha avuto l’umiltà di accettare la sfida di rappresentare una parte non di secondo piano della nostra cultura politica“.

Sul rapporto scuola famiglia, Zecchi chiarisce:Il punto di partenza è capire che i giovani non hanno bisogno di elemosina o leggi speciali, bensì di una scuola quindi di una formazione che li renda competitivi a livello internazionale e non figure di Serie B che si sostengono grazie ad aiuti. Quando si capisce che un ragazzo ha voglia di essere formato in modo tale di non essere secondo a nessuno in Europa e nel mondo, il processo formativo finirà per avere un ruolo virtuoso”.

Stefano Zecchi (Ansa)

“In secondo luogo – aggiunge il filosofo – credo che se la scuola funziona, va bene di conseguenza anche la famiglia. I nuclei famigliari si disgregano nel momento in cui l’istruzione non garantisce formazione. Scuole e famiglia sono le due agenzie di formazione, si bilanciano, se si rovinano vanno a gambe 48 tutte e due. E’ un discorso complementare, non sono realtà scisse che vanno per strade separate. Naturalmente ci sono delle problematiche che vanno risolte a livello di struttura scolastica e questa è una riforma che va fatta, dall’altra parte c’è un problema di difesa della struttura famigliare che non è solo economico, anche se importante: una famiglia anche aperta ma con genitori responsabili va sostenuta prima di tutto culturalmente“, chiosa l’opinionista.

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Arianna Di Pasquale