Il report dell’Inail conferma dei numeri allarmanti per quanto riguarda gli incidenti sul lavoro in Italia nel primo trimestre. Ecco tutti i dati.
E’ stato pubblicato il report dell’Inail sugli incidenti sul lavoro nel primo trimestre e i numeri sono davvero allarmanti. Secondo i dati, riportati da TgCom24, da gennaio a marzo sono state presentate oltre 194mila denunce, con un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma è lo stesso Istituto a predicare cautela visto che si tratta di dati provvisori e, soprattutto, il confronto è con un periodo di restrizioni.
Per quanto riguarda gli infortuni con esito mortale, invece, c’è stato un incremento del 2,2% (189 decessi). In crescita anche le patologie di origine professionale denunciate in questo primo trimestre (+6,9%).
Un aumento dei casi mortali legato principalmente alla componente femminile (salita da 14 a 24) mentre quella maschile ha registrato un calo da 171 a 165.
I numeri, come detto in precedenza, sono in forte aumento e l’incremento riguarda anche gli incidenti sul lavoro in itinere, cioè avvenuti nel tragitto tra casa e lavoro o viceversa. In questo caso nel primo trimestre abbiamo registrato una crescita del 31,2% passando da poco più di 13mila denunce a oltre 17mila.
Un aumento che, come spiegato da uno studio, potrebbe essere strettamente collegato allo stress da Covid e dalla guerra. L’incertezza del futuro, infatti, porta ai lavori una fatica cognitiva e, di conseguenza, non si riesce a svolgere lavori usuali con la solita attenzione.
Numeri che, quindi, rischiano di aumentare ancora di più in futuro. Proprio per questo motivo, i sindacati chiedono al Governo un intervento per cercare di porre fine a questa emergenza. Il provvedimento deciso dal premier Draghi non sembra aver dato i risultati sperati e vedremo se l’esecutivo in futuro deciderà di mettere in campo altre misure con l’obiettivo di porre fine a tutti questi incidente e rendere più sicuro il posto di lavoro per i dipendenti.