Enrico Letta ai microfoni de ‘La Repubblica’ su Genova e non solo: “Il Pd guarda al futuro e cerca di costruire per quello che ci sarà dopo Draghi”.
Le amministrative sono ormai alle porte, ma Enrico Letta guarda oltre e pensa già alle prossime politiche, forse il vero esame per i partiti dopo anni di governi diversi e maggioranze formate da partiti anche con visioni diverse.
“Io sono a Genova per dare il calcio d’inizio, anche a livello nazionale, di una campagna elettorale che avrà temi precisi e una direzione chiara – ha detto il segretario del Pd ai microfoni de La Repubblica – in questa città noi siamo gli sfidanti, ma credo che sia possibile e necessario dare a questa città un futuro che vada oltre l’emergenza, oltre lo sguardo rivolto al passato che ha avuto in questi anni“.
Un passaggio anche sullo stato di salute del Pd nazionale: “Stiamo guardando con attenzione al futuro per cercare di costruire quello ci sarà dopo Draghi: un governo democratico e progressista, attento alle questioni del lavoro e di politica internazionale“.
A Genova, però, la candidatura di Dello Strologo che non sarà sostenuta da Italia Viva: “Non riesco a capire se la scelta di Bucci sia di natura civica o politica. L’hanno fatta loro. Ma spero che si tratti di una decisione solo genovese“.
Letta e la guerra in Ucraina
In questa intervista Enrico Letta è ritornato a parlare della posizione del suo partito sulla guerra in Ucraina: “In questo conflitto non c’è qualcuno che è a favore della guerra e qualcuno che tiene per la pace. Più che altro ci sono partiti, come noi, che spingono per fare in modo che Italia ed Unione Europea lavorino per bloccare l’invasione russa dall’Ucraina e quindi l’unica scelta da fare per arrivare alla pace“.
“Il segretario dell’Onu l’ha detto in modo molto chiaro – ha aggiunto il segretario del Pd – e questa è la nostra linea ed è la stessa la stessa delle alleanze europee“.
