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Mascherine a scuola fino a giugno: i medici contro Speranza: “E’ sbagliato”

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Paolo Colantoni

Il Ministro della Salute ha imposto che fino al 15 giugno i ragazzi nelle scuole indossino le mascherine. Ma i pediatri e i virologi criticano la scelta

“È fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per l’accesso ai mezzi di trasporto, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso”. Lo prevede ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza. L’ordinanza è effettiva a partire dall’1 maggio 2022 e “fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 24 marzo 2022, e comunque non oltre il 15 giugno 2022″. 

I bambini con le mascherine a scuola – Ansa Foto –

L’ordinanza vale per i mezzi pubblici, per i cinema, i teatri e anche per le scuole. I nostri bambini saranno quindi obbligati a mantenere le mascherine per tutto l’anno scolastico. Un particolare che sta dividendo gli esperti. Se esistono infatti virologi preoccupati per la diffusione della malattia e che spingono per la non eliminazione delle mascherine, ci sono dottori e pediatri che spingono verso la direzione contraria. Ai nostri microfoni la dott.ssa Susanna Falorni, Direttrice del reparto di pediatria e neonatologia dell’Ospedale di Grosseto, ha lanciato un vero e proprio allarme: “In questi due anni i bambini sono stati isolati, protetti, hanno indossato le mascherine, si sono lavati continuamente le mani. In pratica sono stati sotto una campana di vetro e tutto questo ha reso il loro sistema immunitario più indifeso”.

La dott.ssa Falorni lega l’eccessivo utilizzo delle mascherine ad un minor rafforzamento delle difese immunitarie, partendo dai tanti casi di epatite riscontrati nelle ultime settimane.Prima un bimbo che andava all’asilo era a contatto continuo con i virus. Stava spesso male, ma rafforzava il suo sistema immunitario. Oggi il contatto con dei virus , che prima non portavano a reazioni, o che generavano reazioni minime, può invece generare delle forme più aggressive. E’ l’esempio dell’adenovirus. Noi pediatri ospedalieri abbiamo verificato come i bimbi siano stati protagonisti di forme più forti di febbri e bronchioliti rispetto al passato. Un fenomeno che si è sviluppato dopo due anni in cui non abbiamo praticamente registrato nulla”. 

Le mascherine aiutano i bimbi o rischiano di essere addirittura controproducenti? L’infettivologo Matteo Bassetti non ha dubbi: “I casi di epatite nei bambini non sono collegati a vaccini e Covid, ma potrebbero essere un effetto collaterale dell’epidemia – ha detto Bassetti – l’uso prolungato di mascherine nei bambini e il lockdown forzato hanno potuto determinare un abbassamento delle difese immunitarie nei più piccoli che, dunque, risultano più esposti agli agenti esterni. Questo spiega perché tale compromissione non si verifica negli adulti“.

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