Russia, chi sono i “miracolati” di Vladimir Putin? Ecco dove si nascondono i “portafogli viventi” del numero uno del paese
Il programma “Controcorrente” su Rete 4, condotto dalla giornalista Veronica Gentili, ha svelato le storie di alcuni personaggi considerati i “portafogli viventi” di Vladimir Putin e della Russia in generale. Nel corso della trasmissione sono stati fatti i nomi di coloro che vivono tra Montecarlo e la Svizzera e che vengono appunto denominati i “miracolati”. Dove si basano e si concentrano tutte le ricchezze? Partiamo da un tatuatore svizzero (con origini italiane) che ha appunto un negozio a Lucerna. A quanto pare sembra essere un piccolo avamposto dei conti “offshore” del leader del paese russo.
Proprio come alcune società a San Pietroburgo e a Milano, fino ad arrivare nel paradiso fiscale delle Isole Vergini. Poi si passa a Valery Gergiev, ritenuto molto vicino al Cremlino. A quanto pare non si sarebbe mai allontanato da tutto questo e non ha mai dato una chiara posizione sul conflitto in Ucraina. Ed è per questo motivo che è stato allontanato dai maggiori teatri europei. La società immobiliare che fa appunto da riferimento a lui (con la sede a Milano) ha proprietà per 100 milioni di euro.
Russia, i “miracolati” di Putin ed i loro “portafogli viventi”
In questa lista fa parte anche il violoncellista Sergei Rolduguin. Il prestanome personale del numero uno della Russia dove è partito il trasferimento di due miliardi di dollari a Cipro e alle Isole Vergini. Anche di Svetlana Krivonogikh. Quest’ultima è considerata essere la madre di una figlia segreta di Putin.
La sua storia è molto particolare: prima era una ex addetta alle pulizie in un grande negozio di Mosca, fino ad arrivare ad essere una detentrice di un patrimonio di oltre 100 milioni di dollari tra San Pietroburgo e Montecarlo. In conclusione c’è Evgeny Prigozhin. Si tratta di un ex cuoco e venditore di panini in una città russa e che è stato il principale finanziatore dell’azienda che è stata nominata come la fabbrica di propaganda di Putin.