Russia, quello subito qualche settimana fa dal premio Nobel, Dmitrij Muratov, non è stato un semplice attacco: dietro c’è molto altro. A confermarlo è stata l’intelligence americana
Ha fatto molto discutere l’attacco subito più di tre settimane fa nei confronti di Dmitrij Muratov. Nobel per la Pace russo e direttore della Novaya Gazeta. Mentre si trovava nel treno è stato assalito da sconosciuti sul treno che portava da Mosca a Samara. Gli hanno tirato addosso della vernice rossa. Alcuni di loro avrebbero gridato: “Muratov, questo è per i nostri ragazzi“. I ragazzi sarebbero i soldati russi Il tutto perché il giornalista si era permesso di criticare quello che sta accadendo in Ucraina. A raccontarlo fu proprio lui sulla sua pagina ufficiale Telegram.
Non solo: in quella occasione ha voluto dimostrare il tutto anche scattandosi delle foto che sono diventate immediatamente virali ed hanno fatto il giro del web in pochissimo tempo. A distanza di molti giorni si è ritornati a parlare di quello episodio visto che, a quanto pare, ci sono delle importantissime novità. A rivelarle è stata l’Intelligence americana che sta lavorando intensamente con l’Ucraina e sta offrendo tutto il suo aiuto (proprio come ha voluto ribadire il presidente Joe Biden nella conferenza stampa di ieri).
Per l’intelligence americana non ci sono dubbi: dietro l’attacco subito da Muratov ci sono gli 007 russi, mandai lì appositamente per colpire il 60enne. A riportare il tutto ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘Washington Post‘, scrivendo che sono stati alcuni dirigenti americani a rivelarlo. I loro nomi, ovviamente, non sono stati scritti per una questione di privacy. L’attacco che ha subito gli ha provocato non pochi danni: si parla di bruciatura chimica sui suoi occhi. Per il momento non sono arrivate repliche dalla Russia in merito a queste dichiarazioni.