Il presidente pentastellato Conte in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’ ha ribadito la posizione del M5s sulla questione delle armi pesanti all’Ucraina.
Il M5s dice no all’invio delle armi pesanti all’Ucraina. A ribadire la posizione pentastellata è il presidente Conte in un’intervista a Il Fatto Quotidiano: “La mia maggiore preoccupazione è che rimanga vago l’obiettivo che ci siamo posti. Noi dobbiamo offrire sostegno all’Ucraina e non cercare di rovesciare il regime di Putin e innalzare lo scontro armato portandolo a livello mondiale“.
Da parte dell’ex premier non sono mancate critiche al Pd: “Noi come M5s siamo contrari al riarmo e la reazione da parte di alcuni dem alla nostra posizione è stata aggressiva e irriguardosa. Questo mi fa pensare che dobbiamo ancora molto lavorare per avere un dialogo fondato sul reciproco rispetto. Draghi? Io penso lui debba venire in Parlamento, spiegare il prossimo decreto e poi farlo votare da Camera e Senato“.
Conte ‘boccia’ l’idea del termovalorizzatore del sindaco di Roma Gualtieri
In questa intervista il presidente Conte ha spiegato anche il no del M5s all’ipotesi di un termovalorizzatore a Roma: “La transizione ecologica è l’obiettivo primario del Movimento e vogliamo abbracciare nuovi sistemi di produzione. Quindi anche impianti di smaltimento rifiuti a tecnologia avanzata. Ma gli inceneritori sono il passato e per noi è assurdo pensare di costruire impianti obsoleti che richiedono 5-6 per essere terminati“.
Un passaggio per l’ex premier anche sui poteri straordinari al sindaco per il prossimo Giubileo nella Capitale: “Non siamo contrari a questa idea. Anzi, ci sarebbe piaciuto avere i numeri in Parlamento per poter dare questi poteri alla sindaca Raggi. Però vogliamo dei vincoli, perché questi poteri siano esercitati in linea con princìpi non negoziabili della sostenibilità ambientale“.
Parole che sembrano confermare una certa distanza tra il Pd e il M5s sia sul piano nazionale che locale. Divergenze che rischiano di mettere in pericolo le alleanze alle prossime amministrative, ma soprattutto la coalizione di Centrosinistra in vista delle politiche 2023.