Dopo essere stata d’esempio per migliaia di fans nel corso della carriera calcistica, ora deve vincere la sua partita più difficile
Come è prassi oramai, è stato attraverso il social network preferito, che Hope Solo, stella assoluta del calcio femminile statunitense, ha voluto rendere pubblica la sua battaglia: ha deciso di cominciare una cura disintossicante contro l’alcool.
Il punto di non ritorno era arrivato il 31 marzo scorso in North Carolina, quando era stata arrestata per essersi messa alla guida in stato di ebbrezza e con a bordo dell’auto i suoi figli gemelli di due anni d’età. Tra l’altro, secondo il verbale redatto dalle forze dell’ordine, l’ex calciatrice aveva anche opposto resistenza al momento del fermo. A quel punto la Solo ha deciso di sottoporsi a un trattamento di disintossicazione dall’alcool: “Mi sottoporrò, volontariamente, ha scritto la Solo su Twitter, a un programma di disintossicazione dall’alcool e vincerò questa sfida. In questo momento ogni mia energia è focalizzata sulla mia salute e sul prendermi cura di me stessa e della mia famiglia”.
http://
— Hope Solo (@hopesolo) April 29, 2022
Una star del Soccer women USA
Hope Solo, oggi quarantenne, è stata giocatrice simbolo e portiere della nazionale Usa che per anni ha dominato la scena del calcio femminile. Idolo e icona assoluta per migliaia di appassionati del soccer femminile che negli Stati Uniti vive di un seguito uguale o addirittura superiore a quello maschile. Difendendo la porta della Nazionale a stelle e strisce, la Hope ha vinto 2 titoli Olimpici, Pechino 2008 e Londra 2012 e il titolo Mondiale nel 2015, oltre ad un argento e un bronzo, conquistati sempre nei campionati mondiali. L’anno prossimo verrà introdotta nella “Hall of Fame” del calcio statunitense.
Una carriera sempre a fari accesi
Brava e bella la Hope ha sempre diviso l’opinione pubblica. Sempre irreprensibile sul campo, tra i migliori portieri al mondo per molte stagioni consecutive, fuori dal rettangolo verde gossip e polemiche l’hanno sempre messa al centro dell’attenzione dei media. Come quando alle Olimpiadi di Londra 2012, le sue dichiarazioni sul sesso libero al villaggio atleti fecero molto discutere o come quando si rese protagonista di una feroce polemica, stavolta via social, in cui accusò i tifosi dei Boston Breakers di razzismo. La cosa le costò una multa di 2.500 dollari e un turno di squalifica. Nel nel novembre del 2017accusò di molestie sessuali l’ex presidente della FIFA Sepp Blatter, che le avrebbe toccato il sedere durante la cerimonia di consegna del Pallone d’oro FIFA 2012. Accuse peraltro sempre respinte dallo stesso Blatter.