DIRETTA Guerra Ucraina, tutti gli aggiornamenti in tempo reale di quello che si sta verificando nel paese orientale oramai giunto al giorno numero 67 di conflitto
Sessantasettesimo giorno di conflitto in Ucraina. Dalla giornata di oggi, come era stato annunciato già nelle precedenti, a Kherson verrà usato il rublo, ovvero la moneta russa. Nel frattempo Kiev ha deciso di chiudere i porti delle città occupate. Stiamo parlando di: Berdiansk, Mariupol, Kherson e Skadovsk. Arrivano anche dati preoccupanti per quanto riguarda il numero delle persone che hanno lasciato il paese: più di 5,5 milioni di persone. Da Mosca fanno sapere che un raid ucraino ha colpito una scuola e asilo a Kherson provocando morti e feriti tra i civili.
Ore 20.00 – Funzionari dell’intelligence ucraina accusano le forze russe di avere distrutto infrastrutture mediche, sottratto alcuni equipaggiamenti sanitari e negato cure mediche ai residenti in diverse città occupate dell’Ucraina.
Ore 19.15 – E’ stata rinviata a domani, “per motivi di sicurezza”, l’evacuazione dei civili che intendono lasciare Mariupol e che si trovano in parti della città al di fuori dell’acciaieria di Azovstal. Lo annuncia il Consiglio comunale citato dall’agenzia ucraina Unian. L’evacuazione dovrebbe cominciare alle 8 del mattino da un’area vicina al centro commerciale Port City.
Ore 19.00 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è impegnato a continuare a sostenere l’Ucraina, anche con l’invio di armi, dicendo che l’approccio pacifista è “superato”. Il capo del governo, riferisce il Guardian, ha fatto queste affermazioni in un raduno per il Primo Maggio a Dusseldorf, rispondendo implicitamente ad una lettera aperta firmata da 122.000 persone, compresi intellettuali, avvocati e artisti, in cui viene condannata l’invasione russa dell’Ucraina, ma si chiede al governo di Berlino di non inviare armi pesanti a Kiev. “Rispetto tutto il pacifismo, rispetto tutte le posizioni – ha detto Scholz -ma deve sembrare cinico ad un cittadino ucraino sentirsi dire che deve difendersi contro l’aggressione di Putin senza armi”.
Ore 17:00 – Il presidente Zelensky ha confermato che il primo gruppo formato da 100 persone ha lasciato Azovstal.
Ore 16:20 – Una struttura del ministero della Difesa russo a Belgorod ha preso fuoco. Non si hanno notizie di vittime o feriti.
Ore 15:40 – Sono oltre 9mila i crimini di guerra indagati. A dirlo è la procuratrice generale ucraina, Iryna Venedictova.
Ore 15:00 – In Polonia sono iniziate le esercitazioni militari della Nato: 18mila soldati da 20 Paesi.
Ore 13:00 – Il Papa è tornato a parlare del conflitto e chiesto corridoi umanitari per i civili che si trovano nell’acciaieria di Mariupol.
Ore 11:25 – Il ministero della Difesa russo, riportato da Interfax, ha confermato che nel raid di Odessa sono state distrutte diverse armi arrivate da Usa e Ue.
Ore 10:30 – Le autorità di Kherson hanno svelato il sequestro di un politico locale da parte dei militari russi.
Ore 9:55 – Da Kiev arrivano conferme sull’azione sempre più forte della Russia nell’est dell’Ucraina.
Ore 09:35 – Il ministro degli Esteri ucraino in un’intervista a Xinhua ha confermato di aver chiesto alla Cina di essere garante della pace.
Ore 09:10 – Il sindaco di Mariupol in una nota ha detto che “le vittime dell’attacco russo sono il doppio di quelle naziste“.
Ore 08:40 – Missione a Kiev per Nancy Pelosi. La speaker della Camera americana ha incontrato il presidente Zelensky.
*ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO*