Caro bollette, in arrivo un nuovo decreto: cosa prevede

Il Governo nelle prossime ore dovrebbe approvare un nuovo decreto contro il caro bollette. Ecco cosa prevede la misura.

Un nuovo decreto per contrastare il caro bollette. E’ questa la mossa decisa dal Governo, che nella giornata di lunedì 2 maggio dovrebbe dare il via libera ad un provvedimento 6 miliardi (ma la cifra potrebbe salire a 8 ndr) per aiutare le famiglie e le imprese colpite dalla crisi energetica.

Dl bollette
In arrivo un nuovo dl Bollette: ecco cosa prevede © Ansa

Come riferito dal Corriere della Sera, il provvedimento ha come obiettivo quello di rafforzare il bonus sociale per le famiglie in difficoltà e a basso reddito. Fino a questo momento il beneficio può essere utilizzato da tutte le persone che hanno un Isee fino a 12 mila euro, ma tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo c’è quella di alzare il limite a 15mila. Nella maggioranza c’è anche chi spinge fino a 30mila, ma il ministro Franco frena su questa ipotesi perché c’è il rischio di “non riuscire a soddisfare le richieste“.

L’altra novità, invece, riguarda il bonus retroattivo. In caso di Isee ricevuto dopo aver pagato la bolletta, si avrà diritto ad una automatica compensazione nelle bollette successive oppure un rimborso automatico.

Dl bollette, confermato il taglio delle accise sui carburanti

Accise carburanti
Nel decreto ci sarà anche la proroga del taglio delle accise sui carburanti © Ansa

Una parte di questo provvedimento sarà dedicato anche ai carburanti. Come riferito dal Corriere della Sera, il Governo è pronto a prorogare il taglio delle accise fino al 30 giugno 2022 e ad allargarlo sul metano.

La misura, inoltre, dovrebbe prevedere anche dei sostegni alla liquidita per le Pmi. La proposta del Mise è quella di un fondo da 200 milioni di euro destinato alle imprese con forti scambi economici nelle aree coinvolte dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Per quanto riguarda gli extraprofitti delle imprese energetiche, ci potrebbe essere un innalzamento del contributo al 15% per avere più risorse su cui contare. Su questo, però, è in corso una riflessione a Palazzo Chigi e ancora nessuna decisione è stata presa. Probabile un confronto con il resto della maggioranza prima di arrivare ad una scelta definitiva.

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