Si emoziona l’ex dg della Juve: “Quante cattiverie, quanta sporcizia. Lui era davvero in gamba, intelligente e soprattutto una brava persona. Chi ne parlava male era per invidia”
Un amico speciale, uno di quelli che, magari, senti poco, ma c’è sempre. Mino Raiola per Luciano Moggi era così. Una persona su cui fare sempre affidamento e sulla quale ci si poteva contare ad occhi chiusi. Sempre. “Era una persona speciale, non lo dico certo perché ora non c’è più e sono quelle cose che si dicono di tutti, no Mino era una persona speciale, uno davvero in gamba. Intelligente, preparato e soprattutto una brava persona. Chi dice il contrario o mette in giro sporcizia sul suo conto, lo fa solo per invidia perché nessuno raggiungerà mai le sue vette, partendo da dove è partito lui, ovvero da zero. Ancora me lo ricordo le prime volte, pochi gli davano credito, ma a me mi conquistò subito. Parlava chiaro e senza fronzoli, poi se ci dovevamo mandare a quel paese, si faceva, ma poi trovavamo subito l’intesa. Sapeva prendermi e sapeva come accontentarmi. Non c’è niente da dire, era bravo in modo pazzesco”
Con Luciano Moggi, Mino Raiola ha fatto tantissimi affari, uno dei primi fu Pavel Nedved dalla Lazio alla Juve e lo racconta mentre parla a Notizie.com. “Quel giorno, mamma mia e chi se lo scorda, era tutto fatto da tempo, poi quel giorno quanto è venuta fuori la notizia e i tifosi della Lazio si arrabbiarono, temevano che potesse esserci un ripensamento, ma Mino fu bravissimo. Era eccezionale non solo nel trattare, ma nel preparare le trattative e seguirle per mettere le cose sempre a posto e in ordine. Lo ripeto, chi dice cose cattive sul suo conto, vabbè non lo dico, non voglio essere volgare, anche se qualche parolaccia in questo caso ci starebbe non bene, benissimo. Parlare male di Mino Raiola era diventato una specie di sport nazionale, un po’ come con me, e su questo ci ridevamo un po’”
“Rido quando sento che gli danno ancora del pizzaiolo, si si, ma i veri pizzaioli erano tutti gli altri che non raggiungeranno mai le sue vette. Mai”
Luciano Moggi si commuove mentre parla di Mino Raiola: “In questi giorni non ci posso fare niente, ci penso e mi succede. D’altronde quando sei legato a una persona e gli vuoi bene, poi succede questo e ti distrugge, ti annienta. C’è poco da dire in queste circostanze, sono distrutto. Mino era una persona molto intelligente, più di quelle che lo chiamavano ‘pizzaiolo’ in senso dispregiativo. Mi fa ridere quando sento dare a Mino pizzaiolo, si si il pizzaiolo dal niente è diventato il vero Re del mercato altro che. Ha faticato molto per avere successo, nessuno gli ha regalato nulla. L’ho visto crescere come procuratore, ma prima ancora come uomo. Non si può morire così giovane, mancherà tantissimo al mondo del calcio, anche perché, pure qui tante bugie e fesserie, al mondo del calcio ha dato tanto, al sistema e ai giocatori”
“E’ un caso che tanti campioni sceglievano lui per essere rappresentati? – si chiede Luciano Moggi a Notizie.com – Non è un caso, evidentemente aveva qualcosa e dava qualcosa in più che altri non davano. Questo è quello che hanno i grandi e sono sicuro che chi lavorava con lui continuerà a fare lo stesso nel suo nome. Non ci sono dubbi. E’ gente che ha appreso dal migliore e continuerà ad essere così”