A dare la notizia con un tweet il presidente Zelenski che assicura: “Sono stati organizzati corridoi solo per loro e sono diretti in area sicura”
Giorni infernali ma adesso un po’ di tregua e pace. Almeno per un po’. Dopo i due gruppi evacuati nelle ultime ventiquattrore, è partito il piano per portare in salvo i civili intrappolati nell’acciaieria di Azovstal, nella città ucraina assediata di Mariupol, grazie al corridoio umanitario coordinato dall’Onu, insieme alla Croce Rossa e le forze ucraine e russe. L’evacuazione riprenderà nelle prossime ore, ma ormai il piano è partito e non ci dovrebbero essere più problemi.
A dare la notizia e a rassicurare tutti è stato il presidente dell’Ucraina Zelensky in un tweet dove ha spiegato: “Un gruppo di circa 100 persone è diretto verso l’area controllata, domani li incontreremo a Zaporizhzhia”. Allo stesso tempo, quasi a voler rispondere subito, il ministero della Difesa russo ha accusato i “nazionalisti ucraini” di aver colpito una scuola e un asilo a Kherson, dove da oggi entra in circolazione il rublo, e ha denunciato le esplosioni che hanno interessato strutture militari nel territorio russo di Belgorod. Insomma, da una buona notizia ne arrivano almeno un paio che non sono piacevoli.
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