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L’Inter domina e poi soffre a Udine: nerazzurri sulla scia del Milan

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Francesco P

Perisic apre le danze, poi Lautaro raddoppia ma nel finale Pussetto riapre tutto: L’Inter soffre ma resta ad un punto dal Milan.

L’obiettivo era trovare i tre punti e restare incollati al Milan, oggi vincente con la Fiorentina grazie ad una rete di Leao. Non era semplice per l’Inter, scesa in campo con un solo risultato possibile e in casa di una delle squadre più in forma in questo momento della stagione.

Ivan Perisic, autore del primo gol dell’Inter contro l’Udinese (AnsaFoto)

L’Inter ci è riuscita con una prova dai due volti, solida e convincente per i primi 60 minuti e poi di grande sofferenza. Sotto i riflettori finisce il solito Perisic. Il croato ha aperto le danze, sfiorato la doppietta e fatto la differenza in una partita in cui Lautaro sempre nel primo tempo ha prima sbagliato il rigore e poi aggiustato le cose trovando la rete sulla respinta.

Nella ripresa l’Inter ha gestito, cercato il varco per il tris e poi sofferto tremendamente. Al 72′ Deulofeu ha calciato una punizione incassando la risposta miracolosa di Handanovic. Sulla respinta si è fiondato Udogie, bravissimo nel servire Pussetto che l’ha riaperta. I friulani non hanno regalato niente, hanno tentato di pareggiare e sfiorato il tris dell’Inter, apparsa stanca e imprecisa su alcune ripartenze e poi stremata al triplice fischio.

Inter, successo e grandi numeri: le statistiche la premiano, la classifica no

Simone Inzaghi (Foto LaPresse)

L’Udinese ha fatto la sua partita, ha cercato di infastidire i nerazzurri sbattendo però contro una squadra che ha ritrovato solidità dopo il pesante ko incassato con il Bologna. Il rientro di Handanovic ha dato sicurezze alla difesa protetta da un centrocampo che ha chiuso tutti i varchi innescando le punte, apparse ancora appannate. Poi 25 minuti di assoluta sofferenza, in cui è subentrata la paura di perdere terreno. Basterà? Difficile dirlo, ma i numeri danno la dimensione di quanto l’Inter abbia fatto bene in una stagione in cui le statistiche rischiano di servire a ben poco.

Migliore attacco con 74 gol, ad una media di più di 2 a partita. Anche la difesa è la meno battuta del torneo, e il confronto col Milan non regge. I nerazzurri hanno subito una rete in meno dei rossoneri e ne hanno segnate ben 14 in più. Al momento però le medie servono a ben poco. Restano infatti 270 minuti che impongono una rincorsa delicata. Poi sarà tempo di Coppa Italia e di riflessioni per una squadra stanca ma che oggi ha impedito al Milan di scappare, e che spera ora in un passo falso per evitare una delusione pesantissima.

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