Il portavoce del sindacato di polizia si schiera con gli agenti, attaccati durante il corteo del primo maggio a Torino
Il corteo del Primo Maggio di Torino quest’anno è stato caratterizzato da scontri in più riprese tra sindacalisti e No Green pass e anche tra questi ultimi e le forze dell’ordine. Le prime tensioni, subito trasformatesi in scontri fisici, si sono verificate alla partenza del corteo, dove erano confluite oltre tremila persone con bandiere dei sindacati. Sono state proprio le organizzazioni sindacali ad essere state prese di mira da un gruppo di No Green pass, criticate per non aver difeso i lavoratori che avevano deciso di contestare le misure adottate dal Governo.
Discussioni, battibecchi e tensioni, che si sono amplificate dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Li si è scatenato il caos: i manifestanti si sono scagliati contro la polizia, accerchiando gli agenti, attaccandoli e provocando tensioni. Andrea Cecchini, portavoce di Italia Celere (il sindacato di Polizia) si schiera al fianco degli agenti coinvolti, puntando l’indice sui manifestanti e su un mondo politico incapace di difenderli. “Inaccettabile ed umiliante quanto accaduto ieri. Ne chiederemo contezza al sig. Questore di Trieste per la dignità dei nostri Uomini, lavoratori che meritano rispetto e tutele”, ha dichiarato Cellini.
Cecchini è durissimo contro i manifestanti, e attacca anche chi dovrebbe tutelare le forze dell’ordine, ma in casi come questi sembra latitante. “Scene da stigmatizzare con una condanna pesante da opinione pubblica, istituzioni e politica, perché la Polizia non ha bandiere ed è di tutti, la Polizia è lo Stato. Ora vedremo cosa accadrà, perché chiunque sbagli deve pagare, non solo i Poliziotti in Divisa e col casco ma tutti, anche chi ci sputa. A meno che per qualcuno sputare a dei Poliziotti non sia considerato un fatto di lieve entità. E pensare che spesso quegli sputi li prendiamo per difendere qualcun altro che puntualmente non ci tutela”.