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Da Acerbi ad Acerbi: quando sono i moviolisti a cambiare idea

Published by
Paolo Colantoni

Dopo la rete del difensore laziale contro lo Spezia, si è scatenato il putiferio. Ecco come sono cambiati i giudizi dei moviolisti

Il gol di Acerbi, realizzato nel recupero di Spezia-Lazio, ha regalato ai biancocelesti un successo importante in classifica. La Lazio festeggia i tre punti, al termine di una sfida combattuta e avvincente e contrassegnata da una lunga serie di episodi controversi: gli uomini di Sarri nel primo tempo hanno contestato la mancata concessione di un calcio di rigore per un’uscita di Provedel su Zaccagni, lo Spezia ha lamentato una spinta di Milinkovic in occasione della rete del 3-3. Ma la rete del difensore laziale, con i dubbi alimentati da alcune moviole televisive sull’effettiva lettura della linea del Var, ha scatenato le maggiori polemiche.

Qualcuno è pronto a giurare che i moviolisti al Var abbiano sbagliato a tracciare la linea, non considerando la posizione del portiere Provedel. Da regolamento, per valutare se un attaccante si trova in off-side, va preso in esame il penultimo difendente. In questo caso, con il portiere Provedel fuori dai pali, si tratta del difensore spezzino Nicolau, mentre Reca (che tiene nettamente in gioco il laziale), è l’ultimo baluardo difensivo. Il ruolo che, di solito, viene occupato dal portiere. Secondo alcuni cospiratori di un complotto calcistico, il Var avrebbe sbagliato.

Fino a ieri esperti, ex arbitri, varisti o cabarettisti del bar dello sport mascherati da conduttori televisivi, sono sempre partiti da un presupposto: il Var non è infallibile, ma sul fuorigioco e sul gol/non gol (attraverso la goal line technology) non può sbagliare. “E’ una questione scientifica”, ci è sempre stato spiegato: si traccia una linea col computer (che per queste cose è infallibile) e ci si deve fidare. Come mai stavolta non si è partiti da questo presupposto? Per quale ragione non si è tenuto minimante in considerazione l’ipotesi che la prospettiva delle immagini potesse portare ad una valutazione diversa da parte delle tv? Perchè stimati conduttori televisivi sono partiti dall’assunto che la loro linea fosse giusta e non quella che è stata (evidentemente) tracciata in sala Var?

Se si mette in discussione l’esattezza del Var nel tracciare le linee del fuorigioco, allora, chi ci dice che anche in passato sia stato valutato tutto correttamente? Quando i moviolisti hanno sempre dato per certe le valutazioni degli arbitri (“con le linee non esiste errore”) nessuno (almeno fino a Spezia-Lazio) ha provato a mettere in discussione le valutazioni. Eppure decine di episodi sono stati giudicati (con fuorigioco o posizioni regolari)  sulla base di centimetri. E (secondo quanto riportato da esperti) senza avere la certezza del reale momento in cui il giocatore che forniva l’assist (il momento esatto in cui va tracciata la linea sul penultimo difendente) toccava il pallone.

Ma fino a Spezia-Lazio, il Var (almeno su fuorigioco e gol) non poteva essere discusso. Ora le cose cambiano. Per quale motivo? Perchè illustri commentatori televisivi parlano di ripetizione della gara pur sapendo che da regolamento è impossibile? Perchè gli stessi chiedono di poter ascoltare l’audio tra arbitro e Var per questo episodio e non hanno fatto la stessa richiesta per i tanti, troppi, episodi controversi stagionali? In questa giornata di campionato cosa si sono detti in cuffia l’arbitro e il Var di Roma-Bologna in occasione del mancato rigore concesso a Orsolini, o la coppia che ha diretto Empoli-Torino in occasione dei penalty che hanno mandato su tutte le furie il presidente toscano Corsi?

Il gol di Acerbi (Twitter)

Una cosa è certa: dall’avvento della Var ad oggi, nessuno si è mai sognato di discutere se le linee sul fuorigioco fossero tracciate nel modo corretto. Si è sempre partiti dall’assunto che la scienza aveva sempre ragione e che in una questione fisica (o matematica….decidete voi il termine più appropriato), non ci si potesse sbagliare. Perchè stavolta non si è pensato che le immagini del Var regalino la prospettiva giusta e che (come è sempre accaduto) se dopo la review il gol viene convalidato, allora vuol dire che è realmente tutto valido?

Molti tifosi della Lazio non hanno dimenticato cosa accadde il 18 dicembre 2018: in quell’occasione proprio ad Acerbi venne annullato un gol (sempre nel recupero) durante Atalanta-Lazio. Era la rete dell’1-1. Dopo quasi sei minuti di review, la sua posizione venne giudicata irregolare, con tanto di screenshot (copiato e incollato) del momento in cui partiva l’assist di Luis Alberto. Qualcuno provò a mettere in dubbio la validità delle immagini, spiegando che non si trattasse del frame giusto (sull’assit dello spagnolo) e che la posizione del difensore fosse regolare. La risposta che tutti diedero (moviolisti in pole) fu che: non si potevano mettere in dubbio le immagini. Da Acerbi ad Acerbi, cosa è cambiato? 

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Paolo Colantoni