Lâintervento del capo della diplomazia di Putin preoccupa il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. E Urso attacca: da Lavrov una montagna di fake news
Non arresta a placarsi la bufera sullâintervista di Giuseppe Brindisi, conduttore di âZona Biancaâ su Rete 4, al ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov. Anche il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha deciso di accendere i riflettori sul discusso intervento del capo della diplomazia del Cremlino sulla rete Mediaset. Le modalitĂ di informazione sulla guerra della Russia in Ucraina, e segnatamente la presenza di giornalisti vicini al presidente Putin, è da giorni al centro del dibattito e ha investito anche un altro organo di controllo parlamentare: la Commissione di Vigilanza Rai. Lâorganismo, presieduto da Alberto Barachini e che si occupa di vigilare sullâattivitĂ del servizio pubblico radiotelevisivo, è stato investito della questione allâindomani della partecipazione alla trasmissione âCartabiancaâ su Rai Tre condotta da Bianca Berlinguer di Nadana Fridrikhson, giornalista di Zvezda, canale televisivo patriottico-militare pubblico di proprietĂ del Ministero della difesa della Federazione Russa.
âAbbiamo giĂ previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai. Lâintervento di Lavrov, per le modalitĂ in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioniâ, ha scritto su Twitter il presidente del Copasir Adolfo Urso. âPeraltro lo avevamo evidenziato nelle nostre relazioni al Parlamento sulla modalitĂ con cui la Russia agisce per condizionare le democrazie occidentali, di cui la disinformazione è uno dei principali strumenti, come la guerra cibernetica e lo spionaggioâ, ha poi aggiunto.
Preoccupazioni condivise da altri componenti del Copasir. In unâintervista a Formiche.net Enrico Borghi, deputato Pd e responsabile Sicurezza del partito di via del Nazareno, ha parlato di âguerra ibrida russaâ contro lâItalia, la Ue e la Nato. Un conflitto che âcombina misure di guerra convenzionale, che stiamo atrocemente vedendo sul campo e di cui personaggi come Lavrov portano la pesantissima responsabilitĂ , con altri metodi di influenza attraverso il mondo dellâinformazione. Negarlo significa essere ingenui come Alice nel paese delle meraviglie. Oppure essere in totale malafedeâ. Sulla stessa lunghezza dâonda Elio Vito, parlamentare di Forza Italia e membro del Copasir, su Twitter scrive: âLa propaganda russa, la disinformazione sono parte integrante della aggressione allâUcraina, il soliloquio di Lavrov a Rete4 non è stato solo un grave errore ma un mancato rispetto della risoluzione del Parlamento europeo e delle relazioni del Copasirâ.