Nel corso della sua esibizione insieme ai Vazzanicchi a San Giovanni, il conduttore televisivo ha fatto sorridere tutti con la solita ironia interrompendo momentaneamente lo show per una finta telefonata ricevuta da parte del leader russo
Valerio Lundini, insieme agli immancabili Vazzanicchi, non si è smentito neanche stavolta. Il celebre conduttore del programma televisivo “Una pezza di Lundini” su Rai 2, o come direbbe lui sul “secondo canale”, si è esibito in occasione del concerto del 1° maggio, offrendo al pubblico presente un momento di grande divertimento, riuscendo a ironizzare su un tema delicato come quello della guerra in Ucraina.
Dopo aver dato vita sul palco a una canzone che inneggiava alla pace con il gruppo musicale che lo accompagna da anni, infatti, Lundini ha fatto finta di ricevere una chiamata internazionale importante, chiedendo scusa a tutti per la necessità di dover interrompere momentaneamente l’esibizione (poco prima della pausa delle 19).
Lundini e la “telefonata di Putin”
Questa chiamata si è rivelata poi essere di un uomo che si è qualificato come “Vladimir Putin”, il quale ha detto a tutti i presenti di essere rimasto colpito dal brano pacifista e di voler interrompere subito il conflitto in Ucraina. Il tutto rigorosamente in russo, con traduzione simultanea trasmessa dagli altoparlanti. Questo ha portato a un’ovazione di tutto il pubblico, trascinata anche dalla pungente ironia dello stesso Lundini: “Cioè presidente, lei smette ufficialmente con la guerra perché ha sentito questa canzone che abbiamo fatto qua al primo maggio? Cioè le ha fatto cambiare idea? Che significa? Non ci credevamo neanche noi! Ragazzi ce l’abbiamo fatta, è vero!“.
Valerio Lundini e I vazanikki hanno sconfitto la guerra.#concertone pic.twitter.com/JoJYZhqCbt
— eletizia (@chiamamimirella) May 1, 2022