Il giornalista e conduttore tv: “Mia nonna è stata in un campo di concentramento, stavo per spaccare la tv. Ma questa schifezza circolerà nel web. Questo è il problema”
Chiaro, diretto, mai banale e incisivo anzi spesso le sue riflessioni e i suoi appunti colpiscono nel segno e creano dibattito. D’altronde David Parenzo è uno dei giornalisti e conduttori televisivi più stimati che ci sono in circolazione, con lui sicuramente, un’intervista o un contraddittorio non finisce mai zero a zero. E non poteva esimersi dall’esprimere il suo parere sulle allucinanti dichiarazioni del Ministro degli Esteri russo Lavrov nell’intervista rilasciata in esclusiva a Rete Quattro a Zona Bianca. Parole che stanno facendo il giro del web e che stanno ferendo tante persone. La comunità ebraica è insorta su quelle affermazioni “anche Hitler in realtà aveva origine ebraiche“. Frasi che ha mal digerito anche Parenzo che a Notizie.com spiega il suo pensiero: “Faccio i complimenti a Rete Quattro per il colpo giornalistico, ho letto la nota della presidente Dureghello e secondo me ha perfettamente ragione nel merito. Sono ebreo, vero, ma faccio anche questo mestiere e per me resta legittimo intervistare tutti, in particolare un ministro di uno Stato che, seppur in guerra, ma è una parte in causa, resta legittimo farlo intervenire, ma a patto che l’intervista metta in contraddizione le follie che vengono dette e, questo, devo essere sincero, un po’ è mancato. Mia nonna è stata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen e sentir dire che Hitler aveva origini ebraiche stavo per spaccare il mio televisore nuovo…“.
David Parenzo ci tiene a sottolineare più volte che non vuole certo mettersi a “dare pagelle” ai colleghi, anche perché non è certo nel suo stile, ma da osservatore e telespettatore quelle parole e quella intervista non gli è proprio piaciuta: “La rete, lo ribadisco, ha fatto un grande colpo ma, quella persona, andava incalzato molto di più, non si possono far passare delle affermazioni deliranti come quelle in cavalleria senza la dovuta verve per mettere in contraddizione il proprio interlocutore. A mio modo di vedere è questo il vero discrimen. Mi sono riletto le bellissime interviste di Oriana Fallaci, lei intervistava chiunque e faceva della sua durezza e la sua asprezza la cifra dell’intervista, lei incalzava il proprio interlocutore, basta rileggersi quelle con Arafat o con l’Ayatollah Khomeyni. Il giornalista non si vede mai sottrarre alla possibilità di fare domande e incalzare un interlocutore, soprattutto in un contesto come questo. L’unica critica che si può fare è che non è stato abbastanza messo all’angolo”.
“Affermazioni pericolose che alimentano il serbatoio malato del negazionismo, per cui questa schifezza circolerà nel web”
Il noto giornalista proprio non le concepisce quelle frasi del ministro Lavrov, proprio lui che, qualche settimane fa aveva intervistato l’oligarca russo Petr Olegovich Aven, senza risparmiare domande scomode, anzi si può dire che l’ha messo davvero in gran difficoltà e, giustamente, non ha avuto problemi a farlo perché il giornalista deve fare anche e soprattutto questo: domande. “Capisco la posizione della presidente Dureghello – spiega Parenzo a Notizie.com -, che giustamente rimarca l’orrore di quelle affermazioni, che sono e restano un falso storico clamoroso, ma sono affermazioni pericolose che vanno ad alimentare il serbatoio malato del negazionismo per cui questa schifezza circolerà nel web e diventerà elemento in più di questi infami che continueranno a dire: beh l’ha detto pure Lavrov…che, aggiungo, non è certo una fonte autorevole. Insomma, siamo arrivati al delirio“.
“E’ questo l’unico punto vero, – riprende Parenzo – l’unico punto di riferimento vero è Oriana Fallaci. Brindisi è un collega, è molto bravo, a me piace e lo stimo tantissimo, lo ripeto non voglio mettermi a fare pagelle, non mi piace e non le faccio, ognuno di noi ha le proprie modalità e vanno rispettate. Dico solo che c’è modo e modo di trattare un argomento, e quando c’è una fase delicata come questa, il nostro compito è mettere in evidenza le cose errate che dice l’interlocutore. Quella dichiarazione è talmente una bestialità che non occorre neanche conoscere la seconda guerra mondiale e i sei milioni di ebrei uccisi perché dire che Hitler aveva origine ebraiche è una puttanata megagalattica e nell’epoca della post verità diventa un elemento per alimentare e avvelenare ancora di più i pozzi. Ci tengo a questa cosa, non voglio dare partenti a colleghi, non sono proprio il tipo, chapeau a chi ha avuto Lavrov tra le mani, grandissimi davvero, complimenti. Io l’avrei trattato come la Fallaci trattava i grandi potenti del mondo, le persone vanno incalzate. Poi è stucchevole il dibattito di chi è giusto e chi non è giusto invitare, io farei un dibattito su come si trattano ospiti e si racconta un fatto. Se poi mi chiedi la mia impressione è che l’ho trovato un raccapriccio assoluto. Mia nonna è stata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen e sentirgli dire che Hitler aveva origini ebraiche stavo per spaccare il mio televisore nuovo. Lo ripeto, ha assolutamente ragione la Dureghello, ma dal punto di vista giornalistico avrei fatto domande diverse, ma non voglio gettare la croce a nessuno“