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Telefonia, come sporgere reclamo contro i disservizi? Ecco la procedura

Published by
Paolo Colantoni

Nell’ultimo triennio, secondo i dati dell’Authority per le comunicazioni, sono arrivate circa 300.000 richieste al garante, per disservizi vari

Alzi la mano chi non si è trovato a “combattere” con alcuni problemi legati alle compagnie telefoniche: disservizi, aumenti in bolletta, spese che improvvisamente escono fuori e che non erano state minimamente concordate, servizi che funzionano solo in parte, impossibilità di comunicare i problemi ai vari call center. Tutti, ogni giorno, ci ritroviamo a fare i conti con una serie di problematiche che sembrano impossibili da risolvere.

Milioni di cittadini si ritrovano nella condizione di affrontare problematiche più o meno urgenti. E spesso rinunciano a risolverle, convincendosi che è meglio pagare cifre (per lo più non esagerate), piuttosto che avviare tutte le procedure per protestare. Esistono rimedi a questa serie di disservizi? C’è la possibilità di risolvere i problemi che vengono spesso segnalati all’Autorità garante delle comunicazioni? Il metodo più rapido e semplice, è la cosiddetta conciliazione online. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Partiamo dai numeri: nel triennio 2019-2021, secondo le anticipazioni della relazione annuale dell’Authority per le comunicazioni, sono state circa 300 mila le richieste arrivate al Garante. Questo perchè molti utenti hanno sfruttato il servizio di conciliazione online dell’Agcom. Basti pensare che, sempre secondo le anticipazioni, solo nel 2021 le compagnie hanno erogato rimborsi per circa 15 milioni di euro. Ma come funzionano le modalità di conciliazione? Il primo passo è inviare  un reclamo scritto alla compagnia in questione, via mail, pec, o compilando i form nell’area clienti del sito. Una volta passati 45 giorni, il reclamo viene respinto. Nel caso in cui non arrivasse nessuna risposta, allora si può passare all’azione. La pratica si apre dal sito conciliaweb.agcom.it, ma per entrare bisogna avere lo Spid, o la Carta d’identità elettronica. È l’unico ostacolo da superare, chi non ha le credenziali può comunque farsi rappresentare da un’associazione dei consumatori o un avvocato accreditati alla piattaforma.

In poco tempo, massimo 10 giorni, l’Authority dovrà comunicare se la richiesta è ammissibile oppure no. In caso positivo, nei giorni seguenti, si potrà essere contattati dall’operatore, che proporrà una soluzione. Se la compagnia, verso la quale si è presentato il reclamo, non dovesse farsi viva, si aprirà la risoluzione vera e propria, che sarà gestita da un rappresentante del Corecom.  In 30 giorni l’arbitro propone un compromesso, e se le parti acconsentono, il gioco è fatto.

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Paolo Colantoni