Secondo i media russi il Presidente Putin sarà costretto a operarsi: già scelto il suo sostituto. Un nome che fa tremare
La notizia arriva dalla Russia e in attesa di conferme ufficiali, sta facendo in poche ore il giro del mondo: il presidente russo Vladimir Putin potrebbe essere costretto a operarsi a causa di un cancro. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, che riprende le news pubblicate sul popolare canale Telegram “General SVR”, il leader del Cremlino dovrà fermarsi e lasciare il controllo del Paese, e della guerra in Ucraina.
Lo stesso canale russo ha affermato che Putin avrebbe un cancro addominale e il morbo di Parkinson da almeno 18 mesi. Secondo quanto si apprende, questo intervento si sarebbe già dovuto svolgere a metà aprile ma l’escalation militare e gli imprevisti del conflitto non hanno consentito allo Zar di prendersi qualche giorno di pausa. Cosa succederà ora? Putin continuerà a gestire le operazioni in Ucraina o passerà la mano? E dopo l’intervento tornerà al comando? E se la sua convalescenza durasse più del dovuto?
“A Putin è stato consigliato di sottoporsi ad un intervento chirurgico, la cui data è stata discussa e concordata, spiega a Telegram la fonte di Mosca. “Sembra che non ci sia una particolare urgenza, ma non può essere ritardata”, aggiungono.Il posto dell’attuale presidente russo sarà preso dall’ex capo dell’Fsb (Servizio di sicurezza russo), Nikolai Patrushev, che assumerebbe il controllo dell’invasione mentre Putin è sotto i ferri.
Sull’operazione di Putin e il suo decorso post ospedaliero si è detto di tutto: i maligni ipotizzano anche un complotto per sostituirlo in maniera definitiva. Ma con Patrushev al posto dell’attuale capo del Cremlino, la situazione in Ucraina cambierebbe? A giudicare dal suo passato, sembrerebbe di no. Oltre ad essere un consigliere di Putin, il più fidato dei suoi collaboratori, Patrushev ha una storia militare e politica ben definita. Figlio di un ufficiale della marina sovietica, vanta una lunga carriera prima nel KGB, in cui si occupava della sicurezza interna, e poi del FSB, di cui è stato il direttore. É l’uomo che si occupa di preservare il potere e difenderlo dai nemici interni. Il possibile sostituto di Puitin è un antioccidentale convinto e antiamericano come pochi.
Secondo Marco Di Liddo del Cesi “Non è un uomo pace e compromesso. Potrebbe arretrare nel breve in Ucraina e fingere un tentativo di dialogo solo per far fuori Putin e consolidare il proprio potere. Poi, sarebbe come prima, forse anche peggio. Allo stesso modo, potrebbe andare avanti nel conflitto. A priori non lo sapremo mai. Leggere nella sua mente è più difficile che leggere quella di Putin. Inoltre, la sua figura è decisamente più oscura e ombrosa di quella di Putin”. C’è poco da stare allegri insomma…